MAROTTA: "Il nostro imperativo è tornare a vincere. Conte ha vinto tantissimo e come condottiero deve ricalcare quel solco. Inler? Sulla bocca di tutti, non solo nostra"

26.05.2011 16:30 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
MAROTTA: "Il nostro imperativo è tornare a vincere. Conte ha vinto tantissimo e come condottiero deve ricalcare quel solco. Inler? Sulla bocca di tutti, non solo nostra"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport 24. Ecco le sue dichiarazioni, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:

Che mercato farà la Juventus?
"Posso dire che noi stiamo lavorando per cercare di migliorare nettamente la squadra, l'organico. Certamente la Juventus deve tornare a vincere e questo è il nostro imperativo obbligatorio. Lo faremo sicuramente con tantissima grinta e con tantissima determinazione".

Abbiamo anche Roberto Mancini in collegamento. Nelle scorse settimane si è parlato di un contatto Mancini-Juventus. Che cosa è successo? Vi siete incontrati?
"Con Roberto c'è un rapporto di ottima conoscenza e di amicizia. Ci accomuna il passaggio alla Sampdoria. Poi Mancini ha fatto un ottimo lavoro nel Manchester City e credo assolutamente che continui il suo lavoro ottimamente. Quest'anno con grande merito è riuscito anche a conquistarsi la Champions, un traguardo importantissimo per lui e per la società, quindi sono certo che andrà avanti e farà molto bene per quella società".


Sembrano passati anni luce dalla splendida cavalcata della sua Sampdoria. Una stagione negativa della Juventus. Le chiedo, adesso, da dove riparte...
"Ripartiamo....E' stata fatta l'esperienza di quest'anno, un'esperienza comunque - al di là del risultato finale, che è sicuramente deludente - importante  per fare una completezza in termini di analisi e di consuntivo, quindi cercare di colmare quelli che sono a nostro giudizio i vuoti che si sono verificati e di conseguenza si tratta di realizzare un organico che sia qualitativamente migliore di quello passato".

Per quanto riguarda questa stagione, sarà una stagione senza le coppe per la Juventus. Ne terrà conto sul mercato? Nel senso che si è parlato spesso di nomi, ma non di quantità. Sarà un mercato che baderà alla qualità? Pochi nomi per formare un organico non molto ampio? Oppure comunque bisogna allestire una rosa numericamente notevole?
"Abbiamo visto che ormai il calcio moderno è fatto di defezioni continue, settimanali, indipendentemente dalla partecipazione o meno di una squadra ad una competizione o all'altra. Ormai la velocità con la quale si gioca è tale che genera tanti traumi, tanti infortuni muscolari, e quindi bisogna allestire una rosa che sia numericamente competitiva. Noi, come tante altre squadre, abbiamo pagato quest'anno lo scotto degli infortuni patiti, due su tutti, Quagliarella e De Ceglie, per non parlare poi di altri piccoli infortuni. Ritengo che i 24 giocatori, due per ruolo, devono essere tutti all'altezza, proprio alla luce di quelle che possono essere delle improvvise defezioni che si manifestano nel corso della stagione".

La prima cosa che avete chiesto a Conte per la prossima stagione qual è?
"Non abbiamo chiesto una cosa. Ci siamo confrontati su quello che potrebbe e sarà sicuramente il programma futuro. Conte conosce benissimo l'ambiente della Juventus, ha vinto tantissimo da giocatore, e quindi deve ricalcare quel solco nuovamente e veramente lasciare qualcosa di importante, perchè come condottiero di una squadra deve assolutamente ridare quella credibilità e soprattutto quei risultati che mancano da parecchio alla società".

Non voglio sapere il nome perchè tanto non me lo dirà mai. La Juve però sta cercando un grande attaccante?
"Sì, diciamo che stiamo cercando dei giocatori importanti, indipendentemente dal ruolo. Il settore offensivo è sempre quello che generalmente crea maggiori emozioni nella gente e dà un apporto di qualità alla squadra stessa, però riteniamo anche che con l'arrivo di Pirlo sia aumentato il livello di personalità, il livello di visibilità che questa squadra abbisogna, quindi continueremo andando alla ricerca di quei giocatori che hanno comunque alle spalle dei risultati importanti".

Aguero, Tevez, e Benzema. Non voglio sapere chi arriva, ma può dirci se uno di questi è seguito dalla Juve e potrebbe arrivare in bianconero?
"Sì, diciamo che il profilo del giocatore che cerchiamo è simile ai nomi che ha fatto".

Rimaniamo su questi nomi?
"Come profilo e come valore sicuramente".

Sicuramente allora ci sarà un quarto...
"Può darsi".

Per quanto riguarda il centrocampo siete al completo con Pirlo senza cedere quelli che avete? Oppure siete in corsa ad esempio su Inler?
"Quando ufficializzeremo e cominceremo a lavorare intensamente anche col nuovo allenatore andremo poi ad esaminare quelli che saranno i profili e le caratteristiche dei giocatori che abbisognano proprio per sviluppare il nostro lavoro. Quindi diciamo che Inler è un giocatore in questo momento sulla bocca di tutti, non solo nostra. Quindi significa che è un buon giocatore, quello lo sappiamo un po' tutti. Però non mi sbilancio assolutamente, se non nel registrare che, contrariamente a quelle che magari sono le mancate partecipazioni alle competizioni europee, tanti giocatori hanno dato la propria disponibilità a vestire la maglia della Juventus. E questo è un fatto molto molto significativo".

Quale notizia tra quelle che abbiamo dato quest'anno cancellerebbe? Quale, insomma, quella - tra le tante - che in questa stagione non le è andata giù.
"Se devo dire una notizia che non avrei voluto sentire e più che altro vedere, perchè l'ho vista con i miei occhi, è quella relativa all'infortunio di Quagliarella, perchè, al dì là del trauma e dell'infortunio patito, che è stato molto grave, ci ha privato di una pedina fondamentale. Questo non deve essere letto e interpretato come una scusante per quello che è stato poi l'epilogo infelice del campionato, però perdere un giocatore come lui, così come De Ceglie... sono stati momenti veramente difficili per noi. In quel gennaio famoso abbiamo perso praticamente il contatto con la testa e poi ci siamo incanalati in una situazione veramente di ombre".

E poi quale notizie vorrebbe ascoltare il prossimo anno?
"Qualcosa che tutti sognano ma che è meglio non pronunciare".

E se tra poco scrivessimo nella nostra ultim'ora: "Juventus, è ufficiale l'arrivo di Dzeko"? E' un sogno o una possibilità?
"Diciamo che un pochino rasenta il fantacalcio, però bisogna vivere un pochino anche di sogni. Voi siete un osservatorio molto importante per noi, perchè riuscite anche ad avere notizie ancor prima di noi, quindi vi seguiamo con molta attenzione".

Ma lei una telefonata a Mazzarri l'ha fatta?
"Io sono nel mondo del calcio da tantissimi anni, quindi ho conoscenze con i protagonisti del calcio molto frequenti. Non nascondo che abbia parlato con questo o con quel personaggio, con questo o con quell'allenatore. Con Mazzarri forse non mi sono sentito. Mi sono visto in occasione di qualche cerimonia, in occasione di qualche premio, adesso non ricordo bene, ma come con tantissimi altri allenatori. Direi che fa parte della routine del nostro mondo. Se si tratta di farmi dire che l'abbiamo contattato per allenare la Juventus sicuramente no. Non lo abbiamo fatto, primo perchè abbiamo ottimi rapporti col Napoli, secondo perchè sapevamo e sapevo che aveva un rapporto contrattuale ancora in vigore con il Napoli, quindi non mi sarei mai permesso di andare a destabilizzare un ambiente che stava lottando poi per un obiettivo importante, che poi per meriti hanno centrato".