PARLA CAPELLO: "Conte, scelta coraggiosa. Pirlo sano fa la differenza. Alla Juve serve qualità e non quantità"

18.05.2011 22:25 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
PARLA CAPELLO: "Conte, scelta coraggiosa. Pirlo sano fa la differenza. Alla Juve serve qualità e non quantità"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Capello approva la scelta di Antonio Conte come successore di Luigi Delneri sulla panchina bianconera: "E' un'idea giovane, come fu Guardiola per il Barcellona. E a lui auguro lo stesso successo -. spiega l'ex allenatore bianconero, parlando a un evento promozionale a Milano -. "La Juventus deve tornare competitiva, ma senza avere fretta. Ha bisogno di qualità e non di quantità. Servono due o tre acquisti, ma di quelli veri. Come ha fatto il Milan in estate. Quando hanno preso Ibrahimovic e Robinho, ho chiamato Galliani dicendogli che finalmente avevano preso dei giocatori veri. E la Juventus deve fare esattamente lo stesso. Si sa bene che tipo di giocatore è Pirlo.

Non so dove giocherà l'anno prossimo, ma spero possa giocare ancora a grandi livelli. Se sano è uno in grado di fare la differenza".
"Quando lasciai la Roma per Torino, venivo da quattro anni di panchina giallorossa, e in quelle condizioni o si rivoluziona tutto o si rischia di essere una minestra riscaldata",
ha aggiunto Capello, che ha anche rivelato di aver ricevuto in passato "segnali e proposte per la panchina della nazionale azzurra, ma di non aver mai sentito grande trasporto per quell'incarico, mentre da giocatore avrei dato tutto per la maglia azzurra". "Scelsi l'Inghilterra - ha spiegato Capello - perché era una sfida più difficile e più stimolante".
Il ct della nazionale inglese ha poi parlato di alcuni protagonisti della serie A. "Mazzarri ha portato il Napoli in Champions, ha giocatori molto interessanti e con qualche rinforzo sarà sicuramente molto competitiva anche in Europa. La trattativa con De Laurentiis? La Champions è una vera e propria banca, un moltiplicatore di entrate. Credo che l'allenatore chieda delle garanzie, ma vedrete che alla fine si metteranno d'accordo".
Complimenti ad Allegri, "che ha mostrato coraggio e personalità nelle scelte, e questo i giocatori lo percepiscono subito": perché lo scudetto del Milan non è, come detto in una recente intervista, il primo "vero" titolo del dopo Calciopoli, ma il secondo: "Avevo dimenticato che lo scorso anno Roma e Milan erano state competitive. Ma dopo il 2006, sparite Juventus e Milan, non c'era competizione". Poi una frecciata a Montella. "Quando guidavo la Roma, giocavo con Delvecchio, Batistuta, Montella e Totti: e a quei quattro attaccanti dicevo 'uno di voi puo' rientrare a dare una mano ai centrocampisti?'. Sentirlo ora che nelle interviste dice la stessa cosa delle sue punte, mi fa effetto: ecco, vedi, mi dico, ripete quel che gli chiedevo io...".