MATRI: "Sono arrivato alla Juve e ora voglio vincere. Il gol all'Inter? Un'emozione fortissima"

18.02.2011 14:48 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
MATRI: "Sono arrivato alla Juve e ora voglio vincere. Il gol all'Inter? Un'emozione fortissima"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Nel primo pomeriggio di oggi Alessandro Matri è stato ospite della bella Valeria Ciardiello a "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che permette ai tifosi di porre le proprie domande in diretta ai campioni bianconeri. Ecco le dichiarazioni del bomber bianconero, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:

Che emozione hai provato quando sei corso sotto la Curva Scirea ad abbracciare i tifosi dopo il gol contro l'Inter?
"Un'emozione fortissima, perchè comunque appena ho fatto gol non sapevo veramente cosa fare. Poi ho deciso di andare sotto la curva perchè mi sembrava giusto, vista anche l'importanza della partita".

Ti aspettavi di segnare proprio contro l'Inter?
"Ci speravo. Aspettarsela era un po' più difficile, però è stato bellissimo".

Noi siamo stati contenti anche perchè hai segnato tu e non ha segnato Pazzini. Visto che c'era questo dualismo...
"E' bello per il risultato, è bello per tutto, però non era sicuramente il mio pensiero pensare a Pazzini. Io cerco di pensare a me e alla squadra quando sono in campo". 

Nella storia di quest'anno sicuramente...
"Va bene, di quest'anno....ma nella storia della Juve ce ne vuole ancora...".

Per un giocatore qual è la differenza tra Cagliari e Juve?
"La differenza c'è, sinceramente, perchè comunque quando indossi questa maglia.... ha un certo valore, un certo peso. E quindi da un certo punto di vista c'è anche il peso esterno, sei osservato da più gente, quindi ci sono pressioni esterne un po' più grosse. E' normale, ma se riesci a mantenere la calma e se ci pensi bene alla fine fai la stessa cosa che facevi a Cagliari, quindi giocare a pallone. Ci si prova, poi è normale che certe volte la tensione prende il sopravvento su queste cose".  

Ti sei trovato bene con i nuovi compagni?
"Sì, sì devo dire che mi hanno accolto benissimo. Poi qualcuno lo conoscevo già; chi non conoscevo è stato subito gentile nei miei confronti e mi ha fatto trovare subito a mio agio".

Come stai, come ti senti dopo il problema accusato contro l'Inter?
"Sto meglio, rispetto a domenica sto molto meglio. Però, piano piano, adesso mancano ancora due giorni e le cose dovrebbero andare per il meglio".

Ti abbiamo visto soffrire eroico...
"No, eroico mica tanto. E' stato più eroico Vincenzo che si è trovato da solo in attacco perchè io non ce la facevo più a correre. Io avevo male, erano finiti i cambi e ho cercato di dare il massimo".

Come hai fatto ad integrarti così velocemente in squadra. Sembra che giochi con i compagni della Juve da una vita. Hai già segnato tanto...
"L'aiuto più grande è venuto dalla squadra, perchè appena sono arrivato mi sono venuti tutti in aiuto, mi hanno fatto sentire il loro calore e la loro voglia per il mio arrivo. Questo mi ha agevolato in tutto, poi nel calcio ci vuole anche fortuna, buona parte di fortuna, e diciamo che sono stato accompagnato anche da quella. Speriamo adesso che continui...".

Abbiamo trovato un grandissimo attaccante. Sei già entrato nella storia. Quando scendi in campo sappi che ci sono 180 milioni di tifosi che sono con te...
"Grazie mille. 180 milioni...mi mettono anche un po' di pressione (ride, ndr). E' una cosa che sapevo sin da quando ero ragazzino ed è per questo che la Juve è una grande squadra, non solo per altre cose. Poi mi sembra abbia esagerato un po' dicendo che sono già entrato nella storia....".

Sono ancora poche le partite che hai giocato con la Juventus, rispetto a quelle che hai fatto col Cagliari o con le altre squadra in cui hai militato. Ci sono delle differenze tra le tifoserie?
"A Cagliari ho ricevuto dei fischi da parte dei miei ex tifosi, ma non li ho presi come una mancanza di rispetto. E' stata più delusione che altro. Lì si sono sempre comportati bene con me, mi hanno sempre apprezzato. Qui ho trovato sicuramente una grande tifoseria che mi è stata vicina. Nonostante gli errori di Palermo, mi è stata vicina".

Adesso vedrai a Lecce....La tifoseria bianconera si distribuisce in tutta Italia, ma nel Sud è particolarmente concentrata e si fa sentire...
"Sì, siamo stati a Palermo e ce n'erano tanti".

Che capitano hai trovato in Del Piero? E' come ti aspettavi che fosse? Ti ha messo in soggezione?
"Se uno è il capitano c'è un motivo. Quindi Alex ha tutte le doti per essere un capitano e si vede da come si comporta nello spogliatoio e fuori. E' proprio l'elemento d'esempio per tutti. Poi per uno che arriva qui da una squadra più piccola rispetto alla Juve è veramente da guardare. Sì, un po' di soggezione c'è stata, perchè il campione visto il campione che è non può non esserci soggezione, come non può esserci con altri giocatori".

La tua esultanza è troppo bella, volevo sapere che significato ha...
"Non l'ho mai svelata anche perchè non c'è niente da svelare. E' una cosa che facevo a Cagliari con Lazzari e cerco di continuare a farla, visto che è piaciuta. E' un modo diverso per esultare e cerco di farla sempre. Un significato in particolare però non ce l'ha".

Poi, giustamente contro l'Inter ti è venuto anche di andare sotto la curva. Dopo il gol è una frazione di secondo...
"Sì, dipende dalla partita, da come sei. C'è la partita dove segni e ti viene in mente l'esultanza e c'è la partita dove segni, inizi a correre e non ci pensi proprio".

Invece col Cagliari ti sei...
"Col Cagliari avevo paura di reagire d'istinto ed esultare, però mi sembrava giusto comportarmi così".

Preferisci ricevere palle alte da colpire di testa o rasoterra per sfruttare meglio la tua velocità?
"Preferisco rasoterra perchè comunque non sono proprio così alto come Luca, che di testa le prende tutte. Quindi preferisco rasoterra, sulla corsa...".

Bene mandiamo questo messaggio ai tuoi compagni così lo sanno...
"No, mi conoscono...". 

Sei preoccupato per il futuro dell'Italia? Quanto può aiutare il calcio per risollevare il nostro Paese?
"Un po' di preoccupazioni ci sono sempre, in tutti i campi. Il calcio può aiutare in minima parte. Certi atteggiamenti che si vedono allo stadio si possono evitare. Più che aiutare si può migliorare. Poi per migliorare l'Italia c'è bisogno di altre cose".

L'anno prossimo giocherai nel nuovo stadio della Juventus...
"Io non l'ho ancora visto. Ho chiesto ai compagni e mi hanno detto che è veramente bellissimo, uno stadio proprio all'inglese. C'è voglia e curiosità di vederlo".



Con questo entusiasmo ritrovato dove può arrivare la Juventus?
"Noi abbiamo sempre detto che comunque l'obiettivo è arrivare tra i primi quattro, inutile nasconderlo. Abbiamo trovato due vittorie consecutive e adesso abbiamo comunque partite importanti che ci possono permettere di avvicinarci ancora di più. Quindi il morale aiuta ad affrontare queste partite nel miglior modo possibile. Visto che il morale è alto ci auguriamo di prendere il massimo in queste gare".

Devi sapere che la Juventus tre vittorie consecutive non è ancora riuscita a farle in questa stagione. Vincere a Lecce sarebbe importantissimo...
"Al di là delle tre vittorie, è importante per la classifica e per il morale". 

Chi lotterà per la scudetto? Milan, Napoli, Inter? Il Napoli secondo te sarà lì a giocarselo o crollerà?
 "Per quello che ha dimostrato fin adesso il Napoli ha dimostrato di essere lì. Ora che hanno detto tre giornate a Lavezzi forse qualcosa gli viene a mancare, perchè è un giocatore importante. Comunque sono le tre squadre che forse meritano di più di essere lì, anche se il Milan ha forse un leggero vantaggio. Deciderà molto anche il derby tra Milan e Inter".

Come ti vedi da qui a qualche anno nella vita personale? Sposato con figli? Sempre accompagnato da belle donne? Ami stare sulle copertine dei giornali?
"L'obiettivo è quello di sposarmi. Non è sicuramente un obiettivo vicino, perchè comunque io sono abbastanza giovane e lei è molto giovane, quindi c'è bisogno di tempo. Poi le copertine non mi interessano. Mi interessano solo quelle dei giornali sportivi. Per il resto cerco di tenere la mia vita privata più nascosta possibile. E' normale che stando con Federica (Nargi, velina di Striscia la notizia, ndr) è più esposta al pubblico".

Negli ultimi anni ci è venuto a mancare un attaccante come te, sempre pericoloso e che fa tanti gol...
"Ringrazio per la fiducia. Alla Juve, comunque, c'erano anche prima giocatori importantissimi. C'è stata molta sfortuna per la questione degli infortuni, perchè Fabio si è rotto il ginocchio, Luca è arrivato qui e si è fatto male al ginocchio, Vincenzo anche, quindi la fortuna non ci ha accompagnato. Però il valore degli attaccanti non si può discutere ed io cerco di dare il massimo, di mettermi sempre a disposizione e cercare sempre di dare il meglio".  

I tifosi sono entusiasti per aver trovato finalmente un giocatore che fa tanti gol...
"Sì, questo ha dato entusiasmo anche a me. Io proverò a continuare su questa strada, sapendo che comunque verranno anche momento in cui il gol non arriva".

Continui a ripetere che la tua vita è cambiata in una settimana. Hai mai avuto in passato momenti di sconforto in cui hai creduto che non ce l'avresti fatta?
"Quando ho detto che la mia vita è cambiata, volevo dire...stravolta, anche perchè in un giorno sono passato da Cagliari a Torino, alla Juve ho fatto subito gol e poi sono andato in Nazionale; tutto quello che ho desiderato da bambino è successo in una settimana. Periodi di sconforto ce ne sono stati, perchè ho fatto degli anni in cui non giocavo molto. I momenti brutti li ho avuti anch'io".

Lì hai mai pensato di lasciare o di fare altro?
"Di lasciare no, però perdi un po' di fiducia nei tuoi mezzi, perdi un po' di mentalità giusta. E' normale però che la famiglia e chi  mi sta sempre vicino mi hanno aiutato a tirarmi su e a ripartire. Forse questo è il giusto premio".

Ho sentito che molti dei tuoi compagni parlano molto bene di te. Che effetto ti fa?
"I complimenti dei compagni fanno sicuramente piacere. In questi giorni poi ho sentito Luca (Toni, ndr) parlare di me...fa piacere. Sentirsi dire certe cose da un giocatore come Luca fa ancora più piacere. Era anche normale parlasse bene (ride, ndr)".

Altrimenti guai negli spogliatoi...Lui è un po' più alto...
"No, veramente, fa piacere sentir parlare così bene di me questi giocatori di grande valore".

Tu li leggi quindi i giornali?
"Sì".

Perchè alcuni dicono: "Io non li leggo i giornali...".
"No, io li leggo. Mi fa piacere leggerli quando vanno bene le cose. Quando le cose vanno male cerco di tirar dritto in edicola".

Cosa hai provato nel momento preciso della firma sul contratto con la Juventus?
"Il primo pensiero è stato: 'Adesso tocca a me'. La felicità che ho provato in quel momento è veramente indescrivibile. Però ho subito pensato al carico di responsabilità che mi assumevo, perchè venivo qui, in una società importante, dove forse non c'è neanche tanto tempo di aspettare un giocatore. C'è stata subito voglia e adrenalina".

Indica un tuo pregio e un tuo difetto nel calcio e nella vita privata...
"Un pregio nel calcio? L'attacco della profondità è una mia qualità. Un difetto...manco un po' nella protezione della palla. Un pregio nella vita privata...mi piace scherzare e stare in mezzo alla gente. Allo stesso tempo ho il difetto che all'inizio sono un po' chiuso, un po' troppo riservato". 

Ma perchè sei timido o perchè non ti fidi?
"No, no, non ho ancora capito  se sono timido o no. All'inizio sono timido, però dopo riesco ad aprirmi bene, soprattutto se mi accorgo che ho di fronte delle persone di cui mi posso fidare".

Nella vostra posizione, talvolta, non è semplice...
"Sì, non sai mai con chi hai a che fare. Infatti la parola amico si può dire per pochi".

Cosa sogni per la tua carriera? Ti sei dato degli obiettivi?
"Gli obiettivi ci sono, ne mancano ancora tanti di obiettivi. Ho raggiunto una delle squadre più importanti, ma dopo aver raggiunto la Juve voglio vincere, perchè non ho mai vinto niente nella mia vita".

Nell'ordine ti piacerebbe vincere prima uno scudetto, una Champions League o un campionato del mondo?
"La Champions League m'incuriosisce, visto che non l'ho mai nemmeno giocata. Però voglio vincere,  poi quello che è...".

E come vivi l'essere professionista di calcio?
"Tranquillamente, perchè non faccio una vita diversa da un altro lavoratore. Mi alleno e poi vado a casa".

Da piccolino volevi fare il calciatore?
"Sì, sì, sì, solo quello".

La vita quindi ti sta ripagando dei sacrifici che stai facendo...
"Certo, mi ritengo fortunato".(redazione TuttoJuve"


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