Ravanelli: "Bisogna dare tempo e fiducia alla società"

25.01.2011 11:15 di Davide Terruzzi   vedi letture
Ravanelli: "Bisogna dare tempo e fiducia alla società"
TuttoJuve.com

Fabrizio Ravanelli ha vinto quasi tutto con la maglia della Juventus e dall'alto della sua esperienza è sicuramente un uomo da ascoltare quando parla del momento bianconero. Intervistato da goal.com, Penna Bianca interviene difendendo l'operato di tecnico e società. "Del Neri finora ha fatto un grande lavoro, ma non dimentichiamoci che la Juventus è ripartita da zero con l’avvento di Andrea Agnelli. Con il suo arrivo le cose sono tornate ad un certo livello e una certa serietà. La famiglia Agnelli ha dato dimostrazione di voler tornare a far sentire la sua presenza come negli anni passati in maniera definitiva. Per quanto riguarda il discorso tecnico ci sono Beppe Marotta e Luigi Del Neri che stanno facendo un buon lavoro. Ma ci vuole tempo, non si può avere tutto e subito. Ci vuole programmazione e la Juve lo sta facendo a lungo termine. In Italia dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista. Dobbiamo lasciare il tempo al tecnico e al direttore di lavorare in tranquillità e fare le cose per bene, senza fretta. Ci vorranno due o tre anni prima di vedere i frutti di questa pianificazione. Bisogna avere pazienza e dare tempo alla società. Quest'anno sicuramente la Champions League è alla sua portata, primo vero obiettivo dichiarato dalla società. Se poi non dovesse accadere, resta sempre l’Europa LeagueNegli ultimi anni il livello della competizione s’è alzato verso l’alto. E’ un campionato molto più equilibrato nelle zone alta della classifica. Ci sono squadre che si sono organizzate in maniera straordinaria, Milan e Inter su tutte. Ma non dimentichiamoci di Roma, Lazio, Napoli e Palermo, realtà bellissime. Il vero tallone d’Achille della Juventus sono i costanti infortuni. Deve risolvere questa situazione e capire i motivi di tale situazione.

Quando avrà tutta la rosa al completo tornerà a fare bene, com’è successo nella prima parte della stagione, quand’era a ridosso del Milan. Poi in questo inizio di 2011 Del Neri è stato messo in difficoltà dall’infermeria e i risultati hanno fatto fatica ad arrivare. Normale quando ti mancano giocatori importanti: è difficile fare bene se ti manca la qualità”. La Juve di Del Neri come la prima di Lippi? "Assolutamente no. Non voglio essere duro con l’attuale squadra, ma devo riconoscere che la mia Juve, la prima di Marcello Lippi a questo punto del campionato era già prima in classifica e aveva staccato il Parma e il Milan in maniera decisiva facendo rimonte straordinarie. Io mi auguro che questa Juventus possa diventare come quella ma attualmente credo che sia un paragone assurdo. Improponibile. Credo che sia irriguardoso nei confronti della nostra squadra il paragone fatto da alcuni opinionisti. Del Neri ha vinto poco? Questo non significa nulla. Se alleni il Chievo, l’Atalanta o la Sampdoria credo sia quasi impossibile vincere, però puoi raggiungere grandi risultati come quelli raggiunti l’anno scorso a Genova. Per poter vincere devi allenare squadre come Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli, con tutto il rispetto per le altre”.  Non può mancare un suo parere sul vincitore finale: "Sarà una battaglia tra Milan, Inter, Napoli e Roma, ma mi auguro ci possa essere anche la Juve quando recupererà tutti gli infortunati. Il campionato è ancora lungo e gli infortuni sono dietro la porta. Basta vedere ieri sera il Milan che ha perso Flamini, Gattuso e Nesta in un colpo. Oltretutto ha fatto fatica a battere una delle ultime della classe, soffrendo fino al 90’. Ogni partita è veramente dura. Anche Leonardo sembrava aver trovato la ricetta giusta ed invece… E’ anche vero che ha affrontato una grande Udinese, però è tornata a casa sconfitta. Alla base di tutto c’è un solo fattore: se abbassi la guardia e non resti concentrato per tutto il campionato e affronti ogni partita con al giusta tensione, rischi di sbagliare".