Neymar si confessa: "Robinho è un mio idolo". E sull'ipotesi Juve...

20.01.2011 10:45 di  Davide Terruzzi   vedi letture
Neymar si confessa: "Robinho è un mio idolo". E sull'ipotesi Juve...
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Neymar da Silva Santos Junior, chiamato semplicemente Neymar, ha appena 18 anni ma i grandi club sono pronti a sfidarsi a suon di milioni pur di portarlo in Europa. Talento cristallino, da qualcuno paragonato a quello di Pelè, l'anno scorso ha rinnovato il proprio contratto col Santos inserendo una clausola di rescissione fissata a 45 milioni. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Neymar parla del calcio italiano non disdegnando una battuta sulla Juventus.


Neymar, è vero che è statoBetinho a lanciare lei e Robinho nel grande calcio?
Sì. Robinho andò al Beira-Mar. Io al club Tumiaru.


Come fu il rapporto con Robinho quando anche lui era al Santos?
È un amico e un idolo che mi ha dato molti consigli.

E come giocatore gli piace?
È incredibile quello che fa col pallone, i suoi dribbling. Fin dalle categorie giovanili cercavo di imitarlo.

E di Milano cosa dice lui?

Città buona per viverci.

Se dovesse giocare in Europa, dove preferirebbe giocare?
Non ho preferenze


È vero che la Juventus l’ha avvicinata?
Non ne ho saputo nulla.

Vede il campionato italiano in tivù?
Mi piace sempre vedere delle partite in cui ci siano dei fuoriclasse. Oltre a quello italiano vedo spesso quello spagnolo e quello inglese.

Quali giocatori le piacciono di più tra quelli che sono in Italia?
Robinho, Pato, Thiago Silva....

Ai 14 anni rifiutò un’offerta per andare al Real Madrid.
Una decisione presa da me e dalla mia famiglia. La città era molto bella, il club madridista meraviglioso,ma preferii restare al Santos che ha sempre lanciato giocatori di qualità. Poi qui voglio la Libertadores: è il mio sogno fin da bambino.

Sperava di essere convocato in nazionale già al Mondiale 2010?
Nel giorno della convocazione ero rimasto davanti alla tivù. Non successe,ma Dio sapeva quando era il momento di farmi andare in nazionale. E due mesi dopo accadde. Fu una serata indimenticabile, vincemmo 2-0 contro gli Usa e segnai pure un gol.