Follia Melo, Aquilani desaparecido

Si salva solo Storari, che evita altri gol
06.01.2011 14:34 di Alessio Fontanesi   vedi letture
Follia Melo, Aquilani desaparecido
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

STORARI 7 – L’intervento su Dzemaili nel primo tempo gli procura molto dolore alla spalla destra. Strepitoso sul colpo di testa di Gobbi, nulla può sui due gol di Giovinco. Spiazzato in occasione del rigore di Crespo, viene lasciato tutto solo al 92’ contro Palladino dopo l’ennesimo miracolo. Il quarto gol incassato fa esplodere la sua frustrazione. Per il resto para tutto il parabile.

SORENSEN 5.5 – Nel primo tempo è ordinato in copertura e si offre anche in avanti. Parte la ripresa e misteriosamente “sviene” sul cross che Giovinco raccoglie per fare 0-2 (11’ st Sissoko 6: positivo impatto sul match in quella che potrebbe anche essere la sua ultima apparizione con la maglia della Juventus. Recupera alcuni palloni in mezzo al campo, fornendo supporto aereo sui calci piazzati).

LEGROTTAGLIE 6 – Colpevole sul gol del raddoppio crociato e su quello dell'1-4, bello il colpo di testa per il momentaneo 1-2. In difesa, però, si balla la samba.

CHIELLINI 5.5 – Giallo in occasione del gol annullato nel primo tempo per supposta carica su Mirante. Sdraia Crespo in area e De Marco non può che fischiare rigore.

GROSSO 5.5 – Diligente in copertura, manca il suo apporto in fase offensiva, quando in un paio di occasioni i suoi cross sono manna per Mirante. Ma se si gioca per 80’ in uno in meno non si può pretendere che i giocatori siano ubiqui.

KRASIC 5.5 – Si propone bene al solito sulla destra, ma sul primo gol di Giovinco ha molte responsabilità. A corrente alterna, l’uscita di Quagliarella gli ha tolto molti punti di riferimento. Sparisce strada facendo.

AQUILANI 4.5 – Insolitamente nervoso, mancano le sue geometrie in mezzo al campo. A testimonianza della giornata no si fa bruciare da Valiani in occasione dell’azione che porterà poi al gol del 2-0. Alla fine rischia pure il rosso per uno sgambetto insensato a Candreva con palla lontana.

FELIPE MELO 2 – Se ti fai cacciare fuori dopo 15’ per un calcio in faccia all’avversario non ci sono attenuanti. La partita la Juventus l’ha persa in quell’istante. Qualcuno gli spieghi che per diventare campioni non basta fare tacco-suola, ma serve soprattutto la testa. La strada da fare per diventare campioni è ancora lunghissima.

MARCHISIO 5 – Inizia a sinistra per poi andare in mezzo dopo l’espulsione di Melo e finire come terzino destro. Corre tanto, ma spesso e volentieri a vuoto. Assenti oggi i suoi proverbiali inserimenti.

DEL PIERO 6 – Paga la follia di Melo con la sostituzione. L’inferiorità numerica lo costringe a giocare più sulla fascia che in attacco. Si sacrifica pure in copertura, da buon capitano (30’ pt Pepe 6: copre tanto, la sua punizione dal limite coglie in pieno il palo. Sinistra, destra, poco importa. Conferma di essere in un buon momento di forma. Tiene però in gioco Crespo in occasione del rigore).

QUAGLIARELLA sv – La sua partita dura solo 2’, poi il ginocchio destro fa crack. Sicura distorsione, si teme interessamento dei legamenti. In caso fosse il crociato, la stagione del capocannoniere bianconero sarebbe finita (3’ pt Amauri 5.5: entra subito in clima partita, ma è poco assistito sulle fasce. Delneri lo rimprovera spesso perché fa poco movimento, ma la condizione è quella che è dopo più di un mese di inattività).

All: Delneri 5 – Aveva preparato la gara col Parma su determinate basi che prima la sfortuna (Quagliarella), poi la follia (Melo) gli hanno minato. Ha cercato di porre rimedio con i cambi, ma la squadra è sparita in primis caratterialmente, poi tatticamente e tecnicamente. E qui, la colpa è solo sua. Invece di continuare a parlare di scudetto, si dovrebbe solo lavorare a testa bassa e magari con qualche rinforzo in più. Ma quella di oggi è una sconfitta che ridimensiona e di molto i progetti per questa stagione.