Lippi a Gazzetta: "Anche a me sono successe reazioni di giocatori. la Juve ha compiuto un percorso e su Champions e Dybala..."

21.02.2017 10:51 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Lippi a Gazzetta: "Anche a me sono successe reazioni di giocatori. la Juve ha compiuto un percorso e su Champions e Dybala..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Marcello Lippi parla a Gazzetta del modulo: «Avevo detto: Max ci sta pensando, ha in mente da tempo Dybala, Mandzukic e Higuain assieme, come le grandi d’Europa che schierano tutte tre attaccanti. Ma è andato oltre aggiungendo un quasi attaccante, Cuadrado, e un centrocampista offensivo, Pjanic. L’ha fatto bene, a piccoli passi. Preparando gradualmente la Juve alla seconda parte della stagione, quella della Champions. Intanto una cosa su cui insisto: l’autostima e la convinzione che si acquistano giocando grandi partite contro grandi squadre. La Juve ha ormai compiuto questo percorso: il Borussia, il Real, il Bayern che l’anno scorso ha recuperato per miracolo, lo stesso Barcellona che se girava diversamente poteva anche perdere la finale. E poi un altro particolare molto importante: le favorite non sono più “impossibili” come un tempo. Il Barça rischia l’eliminazione, il Bayern ha stravinto con l’Arsenal che però non è un test decisivo. La Juve ha un centravanti che segna a ogni partita, Dybala che mi ricorda Sivori, Mandzukic che si esalta nel nuovo ruolo. E poi Buffon, la difesa e Marchisio che sono sempre certezze. Il modulo ha retto anche contro squadre forti come l’Inter: non credo Allegri rinuncerà proprio con il Porto. I quattro davanti ci saranno, magari farà girare un centrocampista. Analogie con la mia Juve nell’atteggiamento, nella mentalità. Ma una differenza sostanziale: la mia aveva tre grandi attaccanti ma anche tre centrocampisti veri. Deschamps, Conte e Sousa, che oggi sono c.t., tecnico vincente ed emergente».

Le reazioni dei giocatori: "Non sono problemi questi. Ma segnali di forte personalità di giocatori che vogliono essere sempre protagonisti. Senza dimenticare che storicamente, alla Juventus, certi atteggiamenti sono poco tollerati dalla società e dai senatori, molto ascoltati nello spogliatoio. I momenti di tensione sono inevitabili, ma i giocatori hanno stima del loro tecnico e, chiedendo scusa, dimostrano di aver capito l’errore. È successo  con Vieri, e con Ravanelli: ricordo un suo gesto, ma nelle interviste io dissi che si rivolgeva a un amico in tribuna... Un allenatore ha il polso della squadra e non c’era motivo di pensare che ci fosse gente scontenta: anche perché vincevamo sempre".

Dybala? Credo ci sia un rapporto forte tra Dybala e la Juve, confermato ogni giorno. Le grandi sono interessate, ma credo non si ripeterà un caso Pogba. Sono sincero: quando vedo Dybala rivedo Sivori. Ha la stessa cattiveria, la stessa classe, gli stessi spunti geniali nei momenti decisivi. D’altra parte se dici Sivori dici tutto. Sono fatti della stessa pasta".

Porto: "Il Porto è un’ottima squadra, ben allenata da Nuno. Ha un atteggiamento di buona concretezza. Ma non c’è dubbio che una Juve concentrata e attenta, con l’obiettivo di imporsi in questa stagione, possa avere la meglio. Cominciando dall’andata. Escluse forse Madrid e Barcellona, il fattore campo conta meno di un tempo. E la Juve sicuramente non subisce la pressione della trasferta".