Juve Channel - Rossi: "La Juve sta seminando credibilità". Christillin: "Il merito di questa Juve divertente è anche di Andrea Agnelli"

08.12.2010 09:35 di  Salvatore Campana   vedi letture
Juve Channel - Rossi: "La Juve sta seminando credibilità". Christillin: "Il merito di questa Juve divertente è anche di Andrea Agnelli"
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© foto di Marco Giglio/Image Sport

Come ogni martedì sera, su Juventus Channel è andato in onda il 231 show, il settimanale talk show bianconero condotto da Valeria Ciardiello. Sono intervenuti l’organizzatrice delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, Evelina Christillin, Massimo Traversa, vice presidente della squadra di hockey del Real Torino e tifoso bianconero, Gabriele Gol, esperto di calcio israeliano e il giornalista di Juventus Channel Paolo Rossi. Il dibattito della serata si apre con la splendida vittoria della Juventus a Catania.
“Domenica abbiamo visto una Juventus perfetta
– sostiene Evelina Christillin-, senza sbavature, con un Quagliarella super e una squadra come tutti noi tifosi ci aspettavamo da tempo. Quest’anno non ho perso una partita perché ci credo e anche perché il mister ha un gioco divertente. Il merito è anche di Andrea Agnelli perché ha saputo costruire un bel gruppo non soltanto con i giocatori”.
Anche Gabriele Gol interviene sulla gara di domenica sera: “Delneri sta dando un’impronta alla squadra. Adesso manca soltanto una certa continuità. Bisogna vincere più partite di fila per giocarci qualcosa di importante”.
“La Juve ha un grande spogliatoio - sostiene Massimo Traversa -. Il gruppo è legato e i risultati si ottengono anche in questa maniera". Infine Paolo Rossi su questo argomento:“La Juve sta seminando credibilità. Noi non siamo una squadra cinica, siamo efficaci, sappiamo soffrire, ma nello stesso tempo siamo usciti fuori bene e con il Catania abbiamo fatto dei gol in fotocopia.

Quindi è importante avere una strategia e saper chiudere la partita, cosa che in precedenza non è successo spesso. Abbiamo fatto tantissimo per come eravamo messi l’anno scorso, ma non abbiamo fatto nulla ancora quest’anno. Bisogna stare con i piedi per terra, senza esaltare i singoli soprattutto i giovani, altrimenti rischiamo dei paragoni come l’anno scorso, come Giovinco che era Del Piero o Ariaudo che era Scirea". 
Poi un pensiero sullo sciopero dei calciatori, che ormai è stato revocato ma che ha suscitato polemiche e forti critiche da parte dei media: ”Tutto parte dalla situazione di disagio della Lazio l’anno scorso –afferma Paolo Rossi -, dove Lotito rinunciò al valore economico oltre che tecnico di alcuni giocatori mettendoli fuori rosa. Oggi abbiamo rose di 35- 40 giocatori . Se in rosa figurano più di 25 elementi ci sono delle difficoltà. I giocatori vedono una forma di discirminazione sulla gestione degli allenamenti. Una società non rinuncia ad un giocatore se lo ritiene importante, ma nemmeno si possono avvalere di 40 persone in rosa. Fare uno sciopero che non va ad incidere su un sistema, sarebbe stato davvero assurdo".
Anche Gabriele Gol interviene sulla questione dello sciopero: ”Stona un pò l’idea che un calciatore scioperi. Penso che quando ci sono delle cose da chiarire, è importante venirsi incontro soprattutto quando si parla di guadagni molto elevati”.
Anche Evelina Christillin appare contrariata dal comportamento dell’Associazione italiana calciatori:”Non è stata data una buona immagine per quanto riguarda le opinioni dei calciatori che non si sono mai espressi a favore dello sciopero”.
Infine conclude l’intervento Massimo Traversa: ”Mi sembra eccessivo proprorre uno sciopero con tanti problemi che ci sono in Italia”.