Felipe Melo spaziale, Marchisio gladiatorio, bentornato Momo

Ennesima perla di Del Piero, Quagliarella ovunque
30.10.2010 23:30 di  Alessio Fontanesi   vedi letture
Felipe Melo spaziale, Marchisio gladiatorio, bentornato Momo
TuttoJuve.com
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

STORARI 6.5 – Pronti via e può solo guardare il destro di Ibra stamparsi sul “sette”, ma poi è pronto sullo svedese in almeno un paio di circostanze nel solo primo tempo. Chiamato in causa spesso nelle uscite, è sempre attento e rapido nel capire le intenzioni degli avversari. Si deve inchinare sul colpo di testa del solito Ibrahimovic, ma è decisivo al 94’ su Seedorf. Questa vittoria è anche un po’ sua.

MOTTA 6.5 – Si addormenta dopo 16’ perdendo una palla pericolosissima al limite della propria area che fa infuriare Delneri. Dopo l’ingresso di Pepe viene dirottato sulla sinistra per poi ricominciare a destra il secondo tempo. Soffre tanto, come la squadra, ma a differenza di altre volte alla fine vince lui. E vince la Juve.

DE CEGLIE 6.5 – Sbaglia dopo pochi minuti non salendo bene con la linea difensiva, ma quando gli arriva la palla sul mancino disegna un cross perfetto per Quagliarella che poi realizzerà l’1-0. Si vede il lavoro svolto dal tecnico con lui, perché nella propria metà campo è molto più presente rispetto a inizio stagione. Lo scontro con Bonera lo costringe a giocare su una sola gamba per 5’, fino al momento del cambio con Pepe. Forza e coraggio, la strada è quella giusta. (40’ pt Pepe 6: prima volta da terzino, si fa sorprendere da Ibrahimovic di fisico in chiusura di prima frazione. Per fortuna sua e della Juve, l’ex spara sopra la traversa da posizione strafavorevole. Tornato a sinistra nel secondo tempo, viene ammonito per un fallo su Gattuso e “mangiato” da Ibrahimovic in occasione dell’1-2. Però, come i compagni, lotta su tutti i palloni, mostrando il lato leonino del suo calcio).

BONUCCI 6.5 – Nel primo tempo anestetizza Ibrahimovic in coppia con Legrottaglie, ma il solito eccesso di dimestichezza col pallone gli costa una palla persa da brividi sulla trequarti bianconera. La voglia di strafare lo porta a sbagliare diversi lanci e a buttare nel nulla almeno un paio di punizioni importanti per l’inerzia della gara, soprattutto nel secondo tempo. Però le chiusure che sciorina per tutta la partita sono da giocatore vero e la calma con la quale gioca ricorda il grande Montero.

LEGROTTAGLIE 6.5 – Chiamato in causa all’ultimo per l'infortunio occorso Chiellini, si fa trovare pronto. Al solito sbaglia un anticipo, scoprendo clamorosamente la difesa a inizio secondo tempo. Ci penserà comunque Melo a salvare su Ibrahimovic. Per il resto regala solidità al reparto e guida la difesa sui fuorigioco.

FELIPE MELO 7.5 – Monumentale. Mostruoso. A tratti ubiquo. Messo da Delneri davanti alla difesa, chiude su chiunque, fa ripartire l’azione impostando o alleggerendo la manovra. Punto di riferimento nel fulcro del gioco, salva miracolosamente su Ibrahimovic a inizio ripresa. Mezzo voto in meno per la sceneggiata a 10’ dalla fine con Papastatopulos, soprattutto perché era già ammonito e poteva rischiare il secondo giallo per simulazione. Ma un giocatore così fa fare il salto di qualità e stasera lo si è visto.

MARTINEZ 6 – Si dà da fare sia in avanti che in difesa, in soccorso al terzino. Quando sembrava ormai recuperato dopo gli ultimi infortuni, ecco arrivare il taglio sul collo del piede destro che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco. (11’ st Sissoko 7: lo abbiamo criticato tante volte in questo inizio di stagione, ma quando c’è da mettere il cuore prima di ogni gesto tecnico lui è sempre in prima fila. L’azione del 2-0 è un surrogato di grinta e lucida follia, come l’assist servito al capitano necessario per superare Boniperti. Messo sulla destra al posto di Martinez, dà sostanza nonostante il ruolo inedito. Bravo, davvero bravo).

MARCHISIO 7 – Fosforo allo stato puro. Si applica, partendo da destra e andando sovente ad aiutare i compagni in difesa. Quando c’è da sudare, da sputare sangue, è il primo. Tatticamente perfetto, ha tanta personalità da gettare nella mischia. Del Piero, per gli ultimi minuti, lo omaggia della fascia da capitano, segnando la strada per il futuro. Indispensabile.

AQUILANI 6 – Sbaglia i tacchetti nel primo tempo, perdendo l’equilibrio almeno cinque volte in 20’. Così facendo regala agli avversari palloni nella zona nevralgica del campo. Fatica a trovare continuità e non appena fa qualcosa di buono, subito dopo commette un errore pesante. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite.

QUAGLIARELLA 7 – Non male il primo gol segnato al Milan in carriera: torsione perfetta di testa e palla all’incrocio. Nel primo tempo è un’iradiddio: prende palla nella sua trequarti, la porta su, prende falli su falli e fa ammonire Boateng. Nella ripresa si spegne un po’, ma il suo diagonale al 77’ fa sudare freddo Abbiati. Costantemente nel vivo della manovra offensiva, lo si vede anche in copertura con Martinez fuori per infortunio e la Juve in inferiorità numerica. Anche lui getta tutto in campo e il campo lo premia con tre punti di importanza capitale.

DEL PIERO 7 – Parte prima punta, poi arretra, poi torna a essere il faro della manovra offensiva. Nella prima frazione troppo egoista, sbaglia in un paio di circostanze tirando in porta invece di servire Quagliarella. Nel momento più difficile della gara, con il Milan in pressione, il suo destro viene armato da Sissoko e diventa mortifero per Abbiati. Vale il 179 gol in maglia bianconera. Mai nessuno come lui. D’altronde, non si entra nella storia della Juventus per caso... (41’ st Amauri sv).

All: Delneri 8 – Con un’intera squadra out per infortunio, riesce a caricare a molla i superstiti scesi in campo nella Scala del Calcio. In panchina, a parte Pepe, Sissoko e Amauri, ci sono quattro Primavera che non hanno mai visto la serie A dal vivo. Eppure, a parte i primi 15’ di gara, ogni giocatore ha dato il 110% in campo, andando persino al di là dei propri limiti tecnico-tattici. Si è vinto a Milano, contro il Milan, con Pepe terzino sinistro, Sissoko esterno destro, Del Piero centravanti e Legrottaglie chiamato in causa all'ultimo. Per sovrammercato, si è anche dovuto fare a meno di De Ceglie e Martinez a partita in corso. Tanto di questa vittoria è frutto del duro lavoro svolto in settimana e negli ultimi mesi. Sia a livello tattico che mentale. E rivedere certe qualità espresse così bene in campo dai giocatori è un piacere per chi tifa bianco e nero.