Tutti pazzi per Diego: ma costa 30 milioni

Sei gol in Europa (5 in Coppa Uefa e 1 in Champions League), otto in Bundesliga.
Sono solo alcuni dei numeri di Diego Ribas da Cunha, in arte Diego, il trequartista brasiliano del Werder Brema, ormai noto tra i tifosi di tutto il mondo, soprattutto a quelli di Inter, Milan e Udinese.
Il cammino europeo del 24enne, sulle spalle il numero 10 come molti grandi del pallone, si è infatti intrecciato con quello di tre delle otto squadre italiane impegnate nelle coppe europee, contribuendo ad interrompere i sogni di due di queste. Se i tifosi dell’Inter si ricordano di lui per averlo affrontato nella fase a gironi di Champions League, per quelli del Milan e soprattutto dell’Udinese Diego è diventato una sorta di spauracchio in Coppa Uefa. I quattro gol rifilati all’Udinese tra andata e ritorno dei quarti e quello messo a segno a Brema contro il Milan, nell’andata dei sedicesimi, hanno concorso ad assottigliare la pattuglia italiana. Gol pesanti, che hanno acceso i riflettori su Diego, trasformandolo nell’oggetto del desiderio di diversi grandi club europei. Primo fra tutti la Juventus, per la gioia dei tifosi bianconeri.
Una trattativa tra il club bianconero ed il Werder (che lo prelevò nel 2006 dal Porto per 6,3 milioni di euro) sarebbe avviata, anche se il diretto interessato per ora smentisce. Ma non sono passati inosservati i messaggi d’amore per il calcio italiano, lanciati alla vigilia della sfida con l’Udinese. Accaparrarsi il fantasista brasiliano ora, però, non sarà facile perchè il prezzo del suo cartellino è cresciuto enormemente. I 30 milioni di euro richiesti dal Werder per privarsi di Diego sono probabilmente già aumentati dopo le recenti prestazioni in Coppa Uefa. Prestazioni che sicuramente contribuiranno ad allungare la lista dei corteggiatori.
Sembra comunque che il brasiliano lascerà a fine campionato un Werder che lega al proprio cammino in Uefa le sorti di una stagione per il resto fallimentare. Dopo il Porto e il Werder, l’ambizione di Diego è quella di approdare in una società che gli faccia vincere qualcosa di importante. Oltre ai numeri tecnici giusti, Diego ha anche la doppia cittadinanza (i nonni sono originari di Sant’Angelo Lodigiano), un vantaggio da non trascurare per chi ha già tutte le caselle dei giocatori extracomunitari piene.