LIVE CALCIOPOLI - Resoconto di giornata

19.10.2010 12:35 di  Davide Terruzzi   vedi letture
LIVE CALCIOPOLI - Resoconto di giornata
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

13.35  L'udienza è terminata. Dalla prossima udienza il presidente Teresa Casoria imporrà a tutti gli avvocati di comunare quali sono i testi cui hanno interesse, e quelli che non verranno saranno accompagnati dai carabinieri. Verrà messo un freno sulle nuove telefonate da acquisire come prove, ma Galinelli rende noto che ci sono delle intercettazioni utili per le difese che vanno pertanto acquisite. Entro il 23 novembre tutti i testimoni dovranno essere sentiti. Prossimo appuntamento martedì prossimo, 26 ottobre.

13.30 Di Livo è sottoposto alle domande degli avvocati presenti in aula. "Rosetti non vide un fallo di mano durante Fiorentina - Lazio. Era una gara molto importante per noi, eravamo in una situazione delicata e ci servivano due vittorie. La gara fu una partita normale, anche la Lazio non se la passava benissimo, era qualche punto sopra di noi e all'ultima andavano a Palermo. Nessuna delle due squadre regalava niente. Quando abbiamo rivisto le immagini ci siamo resi conto che eravamo stati danneggiati, ma non so se Rosetti rivide in tv la sua decisione.  Quando ci parlai durante l'intervallo  mi è sembrato convinto ed onesto.  Fiorentina - Brescia divenne decisiva per la salvezza. Arbitrò Collina, fu corretto e fece la sua partita. Ci fu un rigore secondo me netto e non ci furono decisioni contestate. Né Collina né gli assistenti favorirono una delle due squadre. Conoscevo De Santis, mi dava del tu , ma non era un problema."

13.00 Farneti, attuale dirigente AIA, ma nel 2004-2005 guardalinee, testimonia su Parma - Juve: "Ricordo proteste della Juve per la mancata assegnazione di un rigore. Vidi il tocco di mano, ma lo giudicai involontario e non intervenni. Non ricordo particolari proteste se non quelle solite, ricordo di Moggi che nello spogliatoi disse che non avevo visto questa azione e che avrei dovuto portare gli occhiali. Quasi sempre era normale protestare. Dopo la gara entrò Moggi nello spogliatio e ci salutò rammaricandosi del risultato e ci parlò del rigore che ci poteva essere; io dissi che non ero d’accordo e ci lasciammo. Lui fece una battuta, probabilmente, dicendo a De Santis che lui non poteva vederla, ma che poteva vederla il suo assistente che doveva mettersi gli occhiali. Ho assistito alle proteste di molti dirigenti di altre squadre. De Santis mi diede indicazioni su come comportarmi? No, assolutamente no! Come reagì De Santis alla battuta di Moggi?Non disse nulla, nessun commento. Poteva senz'altro capitare che i dirigenti facessero commenti del genere".

12.30 Pasquale D'Addato, ex osservatore col compito di valutare l'operato dell'arbitro, si sofferma su Lecce - Juventus e Lecce - Parma. "Ricordo che quella domenica non piovve ma era piovuto di notte. Il terreno era pesante e mi preoccupavo se si potesse giocare. Ma era giocabile.Subito dopo, quando l’arbitro faceva bene, telefonavo a Bergamo e Pairetto. Mi ricordo che dopo la gara telefonai.Parlai con i designatori dicendo che avrei dato 8,75 all’arbitro, a uno dei due assistenti diedi 8,40. Mai, mai, mai sono stato influenzato nei miei giudizi. Ricordo che il giorno dopo i giornali scrissero che erano state distribuite delle maglie, io ne ebbi una per cortesia dell’arbitro: è una cosa frequente, è una cosa di modico valore ed è un ricordo. Ne ebbi anche di Inter, Genoa, ma in quell'occasione dal Lecce. Ero anche a Lecce - Parma. Fui felice perché la gara era delicatissima e mi inorgogliva di essere stato designato. La partita fu arbitrata con eccellenza da De Santis, che è stato l’arbitro che ha avuto il voto più alto nella mia carriera. Mi colpì molto l’atteggiamento di Zeman che si mise spalle al campo. Non ho mai avuto modo di vedere altre volte una cosa simile. Ricordo che ci furono molti ammoniti ma tutti appropriati non ho visto nulla di anomalo. Quando arrivai nel sottopassaggio vidi un po’ di trambusto, entrai subito nello spogliatoio e De Santis mi disse che un giocatore lo aveva minacciato, e che lui lo riteneva espulso."  Come fa notare l'avvocato Prioreschi, D'Addato fu interrogato da Auricchio e dai suoi uomini. Sette ore di interrogatorio per una pagina di verbale...

12.20 L'avvocato Galinelli comunica che martedì prossimo, 26 ottobre,  "abbiamo avuto disponibilità alla testimonianza da parte dei signori Ibrahimovic, dell'arbitro Banti e del dirigente del Lecce, Zanotti, che è rimasto bloccato da un incidente stradale mentre arrivava da Lecce"

12.10 Dopo una deposizione lampo di Gamberini, è il turno di Paolo Ricci, ex assistente della Can di A e B.Gamberini, all'epoca giocatore del Bologna, viene sentito su Fiorentina Bologna del 5 dicembre 2004, terminata sul punteggio di parità e arbitrata da De Santis. "Non mi ricordo di episodi a noi sfavorevoli. Nastase e Petruzzi ammoniti? Capitava spesso, venivano sanzionati con una certa frequenza".

11.50 Come persona informata sui fatti, viene interrogato Sebastian Frey, nel 2004- 2005 ancora al Parma. Gli viene chiesto se notò qualcosa di strano durante  Lecce - Parma: "Quella gara fu strana per il fatto che Zeman nel secondo tempo si mise dietro la panchina, girato di spalle guardando gli spalti, non la gara. Era una cosa molto strana. I fischi del pubblico? Sì, c'erano ma non so se era per l'atteggiamento del Lecce. Per noi era una partita decisiva perché ci giocavamo la salvezza, ma tutto dipendeva anche da Bologna - Sampdoria, finita in parità, e da Fiorentina - Brescia. Se avessimo vinto la partita precedente contro il Siena la partita contro il Lecce non sarebbe stata decisiva. De Santis era un arbitro adeguato per quel genere di partita. Noi giocatori eravamo informati sui risultati delle altre partite, l'arbitro non so".

11.45 Dopo Taglivento, è il turno di Domizzi, all'epoca dei fatti giocatore del Brescia (retrocesso a fine campionato). Parlando di Brescia - Messina e Fiorentina - Brescia il giocatore dichiara: "Non ricordo proteste particolari, perdemmo 3-0 e retrocedemmo, ma senza episodi particolari. Il rapporto di De Santis coi giocatori era abbastanza buono."

11.40 Tocca a Tagliavento. "Mai ricevuto pressioni dai designatori o De Santis"

11.35 Terminata la deposizione di Del Piero. Il capitano bianconero torna immediatamente a Torino con un volo privato.

11.20 "Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre".

11.10 Si passa a Juve - Inter del 20 aprile 2005. Del Piero pensa che la partita sia stata pareggiata (Galinelli gli rammenta che la Juventus venne sconfitta 1 a 0) e non si ricorda l'arbitro. "Ricordo un episodio di un Juve - Inter che portò ad una squalifica di Ibra su fallo di Cordoba. Non ricordo se vennero ammoniti anche Appiah e Nedved.  Non ricordo di preciso proteste per un rigore non concesso su Nedved, ma mi ricordo bene di uno scontro tra Ibra e Cordoba perché Ibra venne squalificato con la prova tv, e questo non lo fece giocare nella partita decisiva col Milan".

11.00 L'avvocato Galinelli continua a interrogare Del Piero: "Nella mia carriera ho regalato la mia maglietta, molto richiesta, un po' a tutti (componenti della terna arbitraria e dirigenti avversari).  Palermo - Juve del gennaio 2005? Perdemmo 1 a 0. Non mi ricordo se arbitrò De Santis, ma mi pare di ricordare qualche protesta per un episodio su Zambrotta. Parma - Juve del 6 gennaio 2005? Mi ricordo proteste per un fallo di mano, ma non mi ricordo quale fu il risultato finale della partita" L'avvocato Galinelli vuole dimostrare che con De Santis arbitro la Juve non vinse e che ci furono episodi a suo sfavore. Del Piero risponde ora a Vitiello: "La Juve acquistò Emerson, Ibra, Zebina e Cannavaro. L'anno dopo Vieira. Investì molto, così come l'Inter. L'investimento della Juventus può essere valutato intorno ai 150 milioni? Sì". La richiesta della valutazione economica dell'investimento può essere dettata dalla volontà bianconera di un risarcimento.

10.40  Continua la testimonianza di Alessandro Del Piero. "Le condizioni del campo di Lecce erano difficili perché aveva piovuto molto. L'arbitro era De Santis. Mi sembra che avesse fatto un sopralluogo perchè prima della gara ricordo che abbiamo parlato delle condizioni del campo con lu Per me c'erano le condizioni per giocare. Prima della gara io e il capitano del Lecce abbiamo parlato con l'arbitro.  La situazione del campo era impegnativa, non tale da sospendere la partita.  L'atteggimento generale dall'inizio di gara era quella di giocarla. La nostra squadra era costruita per essere forte sotto tutti gli aspetti, ma quello tecnico era molto presente, il campo in quelle condizioni non era l'ideale per noi. Non ricordo situazioni clamorose dettate da decisioni dell'arbitro sorprendenti. Non mi ricordo se furono ammoniti Pessotto, Thuram e Tudor, ma è probabile. Senz'altro ci furono proteste da entrambe le squadre, le tensioni sono alte".

10.20 Inizia la deposizione di Del Piero. Gli viene chiesto quanti trofei hai vinto: "Beh, io dico 17, secondo altre opinioni dicono 15. Scudetto 2004- 2005? Lo vinse la Juve".

10.00 Con l'appello è iniziata l'udienza. Del Piero dovrebbe essere il primo a testimoniare. Dondarini si avvale della facoltà di non rispondere, in quanto già condannato in primo grado con rito abbreviato

 9.45  Dalla festa per i 178 gol in campionato a un'aula di tribunale. Alessandro Del Piero oggi è infatti convocato a  Napoli come teste della difesa di De Santis: il capitano bianconero dovrà infatti testimoniare sulla partita Lecce - Juventus giocata su un campo pesante ma assolutamente non impraticabile (Alessandro tra l'altro segnò un gol di pregevole fattura di fronte al nemico storico Zeman). Il legale di De Santis, Galinelli, ha inoltre convocato Frey, Domizzi, Gamberini, Tagliavento, mentre la difesa della Fiorentina sentirà Di Livio. Per martedì 26 sono previsti Ibrahimovic e Zoff. Oggi dovrebbe essere il giorno dell'arrivo di nuove telefonate determinanti.