Alla Juve il "Berlusconi": Bene Diego, Martinez ancora a corto di condizione

23.08.2010 00:15 di  Filippo Partenzi   vedi letture
Alla Juve il "Berlusconi": Bene Diego, Martinez ancora a corto di condizione
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non avrà l'importanza di una Supercoppa Italiana, e si tratta pur sempre di un trofeo assegnato in una notte di mezza estate, ma una vittoria rappresenta sempre un motivo per sorridere.
La Juventus si aggiudica per la nona volta il Trofeo Luigi Berlusconi, giunto alla sua ventesima edizione, vincendo ai rigori 5 a 4 contro il Milan, dopo lo zero a zero maturato nel corso dei due tempi regolamentari. Decisivo, in negativo, per i milanisti l'errore dal dischetto di Thiago Silva, peraltro tra i migliori.
Fa quindi festa la formazione bianconera, che potrà ora aspettare con meno ansia la gara di ritorno di giovedì contro lo Sturm Graz, valevole per l'accesso diretto all'Europa League.
Una gara, quella di stasera, caratterizzata dall'equilibrio tattico tra le due squadre: Delneri ha schierato il suo ormai tipico 4-4-2, con De Ceglie e Grygera terzini, Melo e Marchisio in mezzo al campo e Del Piero e Trezeguet come terminali d'attacco. Allegri ha invece riproposto il 4-4-3, concedendo a Ronaldinho la piena libertà di svariare sulla sinistra. Fiducia ben ripagata, dal momento che il brasiliano, soprattutto nel primo tempo, si è mosso molto in campo, saltando costantemente il diretto avversario (Grygera in primis).
Pepe e Martinez hanno cercato di mettersi a disposizione dei compagni, ma solo l'ex udinese ha dato l'idea di essere davvero in condizione. Frequenti sono state le sue folate in attacco, a cui hanno fatto seguito anche importanti ripiegamenti difensivi. L'uruguaiano, invece, è sembrato ancora lontano dalla forma migliore e, nonostante il basso ritmo della gara, non è riuscito a incidere.
A beneficiare della modesta velocità di gioco sono stati al contrario i palleggiatori del Milan: oltre al già citato Ronaldinho, a giocare una buona partita sono stati anche Pirlo e Seedorf, con quest'ultimo autore di conclusioni che hanno mancato di poco il bersaglio.
Nel corso del secondo tempo sono arrivati primi cambi. Ad uscire sono stati Del Piero, l'evanescente Trezeguet e Marchisio, che hanno fatto posto a Diego, Amauri e Sissoko. L'ex Werder Brema è entrato subito in partita, piazzandosi in mezzo al campo, desideroso di cambiare la partita. Purtroppo per lui e per la Juventus, ci è riuscito solamente a metà, dal momento che sono stati sì molti i tiri scagliati contro la porta difesa da Abbiati e le punizioni guadagnate, ma il risultato non si è comunque sbloccato. I tre,in ogni caso, hanno rivitalizzato la manovra juventina, risultata decisamente più fluida.
Poco dopo hanno fatto il loro ingresso in campo anche Bonucci (fuori Legrottaglie) e Lanzafame (per Martineze), Motta (Grygera). Nonostante i nuovi innesti, si sono rivelati però necessari i rigori per decretare il vincitore. Ronaldinho, Pepe, Bonucci, Bonera, Lanzafame, Inzaghi, Diego, Huntelaar e Motta hanno segnato, mentre a sbagliare, e conseguentemente a consegnare il trofeo alla Juventus, è stato Thiago Silva.