PROGRAMMARE OGGI PER VINCERE DOMANI

La Spagna campione del mondo raccoglie ora quanto seminato in passato. La speranza è che la Juventus, costretta a ripartire (quasi) da zero, riesca a percorrere una (sua) strada vincente a breve...
13.07.2010 21:00 di Thomas Bertacchini   vedi letture
PROGRAMMARE OGGI PER VINCERE DOMANI
© foto di La Presse

E adesso viene il bello.
Nel pomeriggio di domenica la Juventus ha affrontato la prima amichevole estiva contro la Rappresentativa Dilettanti Trentino, mettendo finalmente il piede in campo poche ore prima l’ingresso nel prato verde di Johannesburg di Nelson Mandela.
Con il suo arrivo la manifestazione sudafricana ha vissuto il momento più emozionante. A seguire, la finale vinta dalla Spagna sull’Olanda ha decretato la Roja campione del mondo per la prima volta, due anni dopo aver conquistato l’Europeo.
Ma questo, il polpo Paul (o, forse, Paolo. Si dice sia stato catturato in Italia) già lo sapeva.

Se Italia - Francia giocata a Berlino nel 2006 aveva rappresentato la chiusura (forzata) di un ciclo che aveva visto come assoluti protagonisti giocatori juventini (ed ex) in abbondanza tanto da una parte quanto dall’altra, questa è stata la finale che ha celebrato la sconfitta delle ultime scelte di Florentino Pérez, il presidente del Real Madrid.

I soldi aiutano, ma non danno la felicità. Nel calcio garantiscono l’amore eterno dei procuratori dei giocatori e spalancano le porte ai grandi acquisti, ma se non sono mirati ad un’idea calcistica ben precisa finiscono con il portare maggiori benefici a chi vende piuttosto che a chi compra.
La sua "prima era" da presidente dei madrileni (dal 2000 al 2006) aveva dato origine alla strategia dei "Galattici". Nel corso dei primi tre anni questa politica riuscì a coniugare investimenti onerosissimi con vittorie prestigiose. Poi, dal 2004 in avanti, sono state solo delusioni.

Vicente Del Bosque, attuale tecnico della Spagna campione del mondo, fu "scaricato" senza tanti problemi (e stile) nel 2003, dopo 35 anni di Real Madrid.
All’inizio della sua "seconda era", Robben e Sneijder - i trascinatori dell’Olanda vice campione - sono stati (s)venduti a Bayern Monaco e Inter.
Da José Mourinho, ora, si aspetta quello che Fabio Capello diede al suo successore alla presidenza, Ramón Calderón: successi, gioco e concretezza.
E che si dimostri in grado di far "fruttare" gli investimenti realizzati in queste ultime due sessioni di calciomercato estivo.
Ad oggi, in occasione delle sue ultime (e uniche) vittorie, a guidare il Real c’era ancora il "ripudiato" Del Bosque.



In Sudafrica ha vinto la Spagna dei fraseggi, del gioco breve, del centrocampo dei "piccoli" Xavi e Iniesta, di una squadra che ha smesso di specchiarsi nella sua bellezza, evitando di anteporla alla "praticità".
Ha vinto un "movimento calcistico" che raccoglie, con ingordigia, tutto quanto ha seminato.

E adesso viene il bello.
Perché va bene Marco Motta sulla fascia destra difensiva della nuova Juventus, potrebbe andare ancora meglio Bonucci a formare - con Chiellini - una coppia di baluardi davanti a Storari (prima) e Buffon (poi), saranno anche funzionali alle idee di Del Neri i vari Pepe, Martinez e Lanzafame…
Però, ora, bisogna "alzare il tiro".

Questa sessione di calciomercato si chiuderà il 31 di agosto, e Marotta ha dichiarato l’intenzione di completare l’organico entro la fine di luglio.
Dai confronti costanti con il neo allenatore bianconero, che pian piano sta prendendo confidenza con il suo nuovo mondo, fioriranno le decisioni da prendere nei prossimi giorni, allorquando si inizierà a chiudere il cerchio sulle scelte da operare per rinforzare la rosa.

Attraverso le cessioni ("un Trezeguet" o "un Diego" non si danno mai via a cuor leggero…) si arriverà ai nuovi acquisti: non solo di contorno, ma anche di sostanza.
Dzeko, forse. E non solo.
Ma con l’idea in testa di una programmazione che dovrà permettere di "seminare" oggi, per "raccogliere" domani.
"Non sono un indovino, ma so che quando la Juve tornerà a vincere non si tratterà di un fatto episodico" (Giuseppe Marotta)
Il polpo Paul, probabilmente, sarebbe in grado di anticipare anche questo.