Delneri : "La mia Juve tornerà credibile. 4-4-2 ? Non solo..."

24.05.2010 11:25 di  Vincenzo Vitiello   vedi letture
Delneri :  "La mia Juve tornerà credibile. 4-4-2 ? Non solo..."
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© foto di Federico De Luca

Gigi Delneri,  ai microfoni di radio Anch'Io Sport, ben conscio delle difficoltà che potrebbe incontrare nel condurre la Juventus nell’opera di ricostruzione, si dimostra entusiasta e con idee ben chiare circa il compito che l’attende.
"È sicuramente una chiamata importante e impegnativa - afferma il neo allenatore bianconero - Dopo un'annata come quella passata bisogna ritrovare la credibilità e la società punta su questo. Per me è un compito stimolante perchè offre la possibilità di cimentarsi ad alto livello, è stimolante perchè è un punto di arrivo ma anche di partenza per ottenere risultati che finora non ho ottenuto. Rifondazione? Parlerei di miglioramento e non di rifondazione perchè non penso che un gruppo di campioni e una società così ne abbia bisogno. Se la Juve ha scelto me sa come sviluppo il mio gioco: un allenatore ha il compito di organizzare al meglio la squadra: ogni variazione nel corso delle partite sarà sempre in funzione della positività. Buffon un po' in calo?  Giudicare singolarmente è riduttivo, la Juve ha avuto un'annata difficile per vari motivi. Ci sono cicli, ma io penso che se Buffon è stato chiamato a difendere la nazionale italiana può giocare anche per la sua squadra. Ribadisco, un passaggio fondamentale per la Juve è tornare credibile e su questo io mi batterò. Società come la Juve o il Milan hanno il dovere di puntare a tutti gli obiettivi importanti: la Juve deve pensare in questa ottica e deve avere la forza di pensare di poterci arrivare. Deve avere la mentalità per raggiungere tutti gli obiettivi: abbiamo un dovere verso la tifoseria, verso la proprietà. Bisogna lavorare al massimo per ottenere il massimo dei risultati: a questo è chiamata la Juve".
 

L’attenzione, attualmente, è accentrata sul modulo che Delneri predilige ma il tecnico ha fatto giocare le sue squadre anche con altri moduli
“Non è che io ho sempre giocato con il 4-4-2, ho utilizzato anche le tre punte come a Roma, con il trequartista dietro la punta come a Bergamo o Genoa con altre soluzioni. Un allenatore ha il compito di organizzare la squadra secondo le proprie idee. Si partirà da una difesa a 4 questo è sicuro, poi la variazione ci sarà a seconda delle partite ma sempre per una positività, mai per una negatività. L'Inter ha creato questo 4-2-3-1 che è stato fondamentale per offendere con grande velocità e cinismo”