ZAC, CONFERENZA INTEGRALE: "Quarto posto ancora possibile"

24.04.2010 14:55 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
ZAC, CONFERENZA INTEGRALE: "Quarto posto ancora possibile"
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© foto di Federico De Luca

Alla vigilia della sfida casalinga contro il Bari, l'allenatore della Juventus, Alberto Zaccheroni, ha risposto alle domande dei giornalisti nella sala stampa del Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente la conferenza del tecnico bianconero:

Abbiamo visto ancora ieri Marchisio lavorare a parte. Come sta? Può giocare?
"Io penso e spero di sì. La verifica la farò oggi pomeriggio. Sarà una verifica per quelli che hanno lavorato a parte in settimana. Penso che non sia nulla di grave. Non dovrebbe essere nulla di grave. Vediamo oggi. Oggi è il test decisivo".

E Amauri? Ieri non l'abbiamo visto in campo...
"Amauri ieri avvertiva un dolore alla schiena. Adesso vediamo oggi. Anche quello penso che non sia nulla di grave".

Da quando è arrivato Lei, l'apporto del reparto attacco, a parte Del Piero, è stato ininfluente. E' un qualcosa su cui state lavorando?".
"Noi lavoriamo su tutte le problematiche della squadra. Io credo che il rendimento non elevatissimo sia conseguenza delle condizioni fisiche di questi attaccanti. Iaquinta è rimasto fuori quattro mesi, è rientrato, e si è fermato immediatamente; è rientrato con la Sampdoria e si è rifermato un'altra volta. Trezeguet ha avuto diversi problemi. Amauri, nel momento in cui è rientrato in forma, è stato stoppato per un mese da un altro infortunio. Gli attaccanti, come gli altri ruoli, se non stanno bene è difficile che poi possano riuscire a dare quello che possono dare". 

Lei ha sempre insistito sulla qualità di questo gruppo. Dopo due mesi è ancora convinto della qualità di questo gruppo?
"Io resto convintissimo che in questo gruppo ci sia tanta qualità. Però per esprimere qualità bisogna star bene sia di testa che di gambe. E questo, per un insieme di motivi, non sempre è stato possibile".

Secondo Lei basterà questa qualità per arrivare al quarto posto?
"Non ho la sfera di cristallo davanti, visto che non dipende solo da noi, ma dipende anche dagli altri. Io penso, come ho sempre sostenuto, che questa squadra, il suo, da adesso alla fine, lo possa fare. Di conseguenza mi aspetto già da domani, la conferma della capacità di stare in partità mostrata venerdì dell'altra settimana nel confronto con l'Inter".

Mister, questa settimana si è parlato molto di futuro. C'è rischio di distrazione da parte del gruppo? Qualcuno che magari considera già il quarto posto irraggiungibile...
"Il quarto posto irraggiungibile....penso che sia ancora raggiungibile e quindi parlo tanto con loro anche su questo aspetto. Visto che la matematica non sta ad indicare che è impossibile. Sicuramente è complicato. E' complicato, è normale, non dipende solamente da noi. Per chi insegue è sempre complicato. Per quanto riguarda quello che pensano loro, non so; voi avete la possibilità di parlare con loro. Io credo che un'occhiata al futuro i giocatori la diano sempre, è inevitabile. Non è detto però che perdano la concentrazione necessaria per poi affrontare gli avversari nel miglior modo possibile. Io alla squadra chiedo sempre di stare dentro la partita. La partita è fatta di situazioni. Se stai dentro la partita puoi cogliere le situazioni. Per star dentro la partita devi starci bene, novanta minuti o quelli che sono, sia con la testa che con le gambe".

Secondo lei quanto ci crede il gruppo? Se la Juve domani non vince, è finita?
"Non so, dipende sempre dai risultati delle altre. Dipende dai nostri e da quelli delle altre".

Lei aveva detto: 'Se non raggiungo il quarto posto ho fallito'. Domani, se non vince, probabilmente ha fallito....
"Se domani noi non vinciamo e le altre squadre vincono....quando la matematica dirà che noi non abbiamo centrato l'obiettivo, io non mi tirerò certamente indietro. Io ho accettato questo incarico per portare la Juventus in Champions League e se ciò non dovesse avvenire vorrà dire che non ho centrato l'obiettivo".

Pensava che fosse così complicato?
"No, che fosse complicato lo sapevo, perchè non sono arrivato in ottobre o in novembre, ma sono arrivato a fine gennaio. Ero consapevole di alcune difficoltà. Quello che non avevo messo in preventivo è che la squadra continuasse a perdere tantissimi uomini per strada di settimana in settimana. Ma non è tanto il numero degli indisponibili, perchè poi se sono sempre quelli, qui c'è un organico ampio e se non ne hai undici, ne hai altri undici; il problema sono certo di averlo spiegato l'altra volta: è che quegli altri undici si sono sempre alternati ed erano undici che non stavano bene, perchè erano reduci anch'essi da infortuni. Quindi due-tre giorni sul campo e poi costretti a giocare in condizioni non ideali. Io metto sempre in preventivo tutto, ma onestamente pensavo che questa emorragia di uomini durante la settimana andasse a diminuire".

Pensa che la Juve abbia avuto più infortuni di altri? La Roma ne ha avuti una valanga. L'Inter lo stesso. Non è che siano molti di più.
"No, no, no".

La Roma ha perso Totti e ha messo dentro Menez...
"Sì, ho capito, però è sempre lo stesso giocatore. Qui, invece, sono stati tutti infortunati. Qui, chi prima e chi dopo, sono rimasti tutti fuori per infortunio. Dunque non hanno avuto la possibilità di trovare la condizione. Chi è il giocatore che non ha avuto infortuni? Abbiamo cambiato tre portieri. Trezeguet quanti infortuni ha avuto? Amauri, Iaquinta, Camoranesi, Diego, sono stati fuori tutti per infortunio. Marchisio. Sono pochissimi quelli che non si sono infortunati. Anche i giovani come Giovinco e De Ceglie. Io Giovinco non l'ho mai visto. Tutti. Non è  che ce n'erano undici fuori e gli altri undici si sono potuti allenare. Gli altri non si sono potuti allenare, perchè gli altri giocando si sono fatti male. Quindi, al loro posto, sono subentrati quelli che prima erano infortunati, prima ancora di essere in condizione. Quindi io ho messo in preventivo tutto, tranne questo. Perchè se tu hai un organico di venticinque giocatori e ti rimangono fuori due-tre-quattro-cinque giocatori, sono quelli, però gli altri stanno bene. Il problema nostro è che gli altri non stavano bene".

Però non pensa che sia un'aggravante e non un alibi questo degli infortuni, visto che è il terzo anno che si verifica questa situazione?
"Lei mi ha fatto una domanda. Io non sto parlando di alibi. Più chiaro ed onesto di così....Dico che qualora non dovessi centrare, non è che mi tiro fuori. Dico, non ho centrato l'obiettivo. Quindi mi prendo le mie grandi responsabilità".

Alla luce di queste difficoltà e delle varie contestazioni che ci sono state, si è mai chiesto: 'Chi me l'ha fatto fare?'.
"Come ho detto in altre occasioni, il peggior rischio che uno può correre è quello di non rischiare. Credo che noi avremmo avuto un'altra classifica se quell'emorragia di indisponibili non fosse andata avanti per sempre. Perchè noi non abbiamo avuto neanche la possibilità di allenarci a causa della coppa. Il mio arrivo è coinciso con la coppa. E non è quella coppa grande chegiochi ogni quindici giorni. La nostra coppa ci ha tenuti impegnati tutte le settimane. Noi siamo passati dalla partita, al defatigante, alla partenza, alla rifinitura, partita, defatigante e così via. Questo per due mesi".

Questa settimana lunghissima di 9 giorni come è stata vissuta? Non c'è il rischio di un calo di tensione? Abituati a giocare ogni tre giorni, poi d'un tratto ritrovarsi a giocare dopo nove giorni...
"No, il calo di tensione è da valutare con grande attenzione. Qualora ci dovesse essere un calo di tensione, non sarebbe figlio della mancanza della coppa; magari perchè abbiamo altre cose per la mente. Mi auguro di no, visto che in settimana la squadra si è allenata molto bene".
 
Senza Melo e Sissoko a centrocampo, sarà un problema per la Juventus contro il Bari?
"Il problema può essere rappresentato dal cambiare per l'ennesima volta, visto che non siamo mai riusciti a presentarci due volte nella stessa maniera. Quindi sicuramente ci saranno dei cambiamenti. Ennesimi cambiamenti. Però, come ho detto io, l'organico è qualitativo. Se noi mettiamo in campo quello che abbiamo fisicamente e mentalmente, in partita ci stiamo".

A livello di spogliatoio che impressione ha in questo momento? Di una squadra ancora compatta o di una squadra che ha obiettivi differenti? Gente che pensa al Mondiale, gente che pensa a questa stagione...
"Io credo che giustamente si debba leggere nella loro espressione quotidiana la delusione, il rammarico di non avere una classifica gratificante. E' giusto che sia così, altrimenti non sarebbero giocatori da Juventus. Io insisto tanto sulla qualità di questa squadra. Quando leggo, via, via via, sostituire, sostituire, sostituire, io dico che in un'annata come questa, dove non hanno mai potuto mettere in campo le gambe giuste, prima di dare un giudizio definitivo, per esperienza, dico di andarci piano, molto piano".

Per molti c'è una questione anagrafica....
"Quello è un altro discorso. Io parlo sulla qualità. Prima di bocciare certi giocatori, ci andrei piano, perchè c'è il rischio che altrove....
Sicuramente alcuni di quei giocatori che qui sono nel mirino, in futuro faranno sicuramente molto bene, perchè hanno qualità importanti. Quest'anno non sono riusciti ad esprimerle completamente per i motivi che ho menzionato prima. Il compagno che ti gioca a fianco spesso non è in condizione neanche lui e non riesce a darti il sostegno desiderato. Attenzione pertanto a spendere giudizi negativi, certi, perchè le qualità non mancano".

Vuol fare dei nomi?
"No. No, sono diversi. Chiaro che il riferimento è ai giocatori più chiacchierati. Quelli da cui ci si aspettava decisamente di più".

Ci si aspettavi di più anche perchè certi giocatori sono stati presi per fare un ruolo e poi non erano idoneo a svolgere quel ruolo.
"Non so a chi state facendo riferimento. I due giocatori che sono stati presi maggiormente di mira sono Diego e Melo. Anche Melo ha delle qualità molto importanti. Ricordatevelo eh?".

Se dovesse chiamarla a fine stagione Benitez o chi per lui sarebbe pronto a dire la stessa cosa?
"Dipende, se vuole un regista davanti alla difesa non è Melo. Se vuole un giocatore capace di stare dentro la partita e farsi sentire, sicuramente ne parlo bene. Non è riuscito per tanti motivi a far vedere....Io parlo del mio periodo: Melo non ha fatto male, non ha fatto assolutamente male. Però ha delle potenzialità tali da fare molto, ma molto meglio. Ha delel qualità fisiche difficilmente riscontrabili in altri giocatori che coprono quel ruolo. Io non sono il procuratore di Melo, non lo conosco neppure il procuratore di Melo. Non ho timore di esprimere giudizi su questi giocatori perchè sono destinati a far bene, perchè hanno qualità importanti".

Senza nessun intento polemico, se Melo non è un regista davanti alla difesa, perchè lo ha impiegato spesso lì?
"Non l'ho utilizzato come regista".

Ma lo ha messo davanti alla difesa...
"Ma non ce l'ho un regista davanti alla difesa e ci metto un giocatore che è capace di giocare in quella zona di campo con altre mansioni. Al regista gli si chiede un cambio gioco, gli si chiede la verticalizzazione, la palla in profondità per le punte, i tempi di gioco, tutte cose che non gli ho mai chiesto. Io gli ho chiesto di sradicare i palloni e ne ha sradicati un'infinità; e poi gli ho chiesto di appoggiare i centrocampisti più qualitativi".

Forse non è stato acquistato il giocatore le cui caratteristiche erano utili per la Juve di dodici mesi fa, per la Juve che doveva nascere...
"Non so che Juve doveva nascere. Io dico che si può giocare anche senza regista. Ci sono tante squadre che giocano senza regista. L'Inter un regista vero e proprio non ce l'ha. E citiamo della squadra della quale tutti parlano nel modo migliore. La Juventus lo scorso anno giocava senza regista ed è arrivata seconda".

C'era Zanetti...
"No, Zanetti non è mai stato un regista. Zanetti è sempre stato un mediano, sempre un mediamo, un ottimo mediano quando sta bene, ma sempre un mediano. Zanetti non detta i tempi di gioco. Zanetti è un grande sradicatore di palloni ed è uno che fa anche la fase di costruzione, però non è mai stato un regista".

Ha il passaggio in verticale. Qualcosa da regista...
"Sono due giocatori diversi, ma sono due mediani. Zanetti non è mai stato neanche una mezz'ala, è sempre stato un mediano. Perchè c'è il regista, c'è il mediano e c'è la mezz'ala che gioca in mezzo al campo. Ci sono tre tipologie di giocatori "bassi". Poi dopo ci sono trequartita, regista offensivo, rifinitore e tutto quello che vogliamo".

Non si è sentito un po' abbandonato in questa settimana in cui si è parlato di tutto meno che della squadra e della partita di domani? Non teme che la squadra sia stata messa in un angolino?
"Non so, io sto facendo quello che facevo prima. Anzi fortunatamente sto molto più in campo, cosa che prima non era possibile perchè giocavamo sempre. Adesso sono due settimane che sono lì con loro. E io sto lavorando meglio adesso di prima. Adesso sto cercando di fare il mio mestiere in maniera più completa. Prima decidevo solo chi andava in campo e come dovevamo giocare, mentre adesso devo anche allenarmi".

Caceres ha recuperato?
"Verifichiamo oggi. Vediamo le risposte di oggi". 

Il Bari come gioca?
"Il Bari delle volte gioca con due mediani e delle volte gioca con due mezz'ale. Può giocare con una mezz'ala e un mediana o con due mezz'ale, visto che un mediano è squalificato. Ma non è un giocatore, del Bari bisogna temere il collettivo. Il Bari è una squadra organizzata. Ogni cosa che propone, ogni atteggiamento che propone, sia in fase difensiva che in fase offensiva, ha un senso ben preciso. E non a caso ha fatto un ottimo campionato".

Mister, non teme che la squadra vedendo così lontano il quarto posto, inconsciamemente o no, cerchi di evitare l'Europa League che a conti fatti sembra essere più una scocciatura?
"Non credo assolutamente. Chi arriva alla Juventus gioca anche per la vetrina internazionale. E' comunque una vetrina internazionale".

Ma vuol dire anche andare in ritiro a fine giugno, primi di luglio...
"E qual'è il problema? Dieci giorni in più o dieci giorni in meno cosa cambia? Io almeno in tanti anni non ho mai sentito un giocatore ragionare in questo modo. Non mi è mai capitato. Escludere non si può escludere mai nulla, però non vedo perchè un giocatore debba....Io ho il rammarico di non essere al posto del Fulham".

A proposito, ha visto qualche immagine?
"Sì, ho visto che il Fulham ha sofferto solo con la Juventus. Tra tutte le partite che ha giocato in Europa League ha sofferto solo contro la Juventus".

E questo non aumenta il suo rimpianto?
"Il rimpianto c'è. Li abbiamo bastonati in casa; fuori casa siamo rimasti in dieci uomini dopo poco ed è andata così. In Europa League non c'è la possibilità di rimediare l'errore iniziale. Però che non fosse una squadra a disagio ve l'avevo detto. Per metterci in difficoltà anche in dieci, in quel modo, una squadra deve avere la testa e le gambe".

Tra le cose che possono distrarre in questo momento c'è anche il Mondiale. Questo lo constata?
"I miei giocatori sanno...Io ne ho una decina che probabilmente disputeranno il prossimo mondiale. Loro sanno perfettamente come la penso, perchè gliel'ho ribadito un'infinità di volte. Per vincere ci si allena vincendo. E loro lo sanno. L'Italia che ci ha dato grandi soddisfazione quattro anni fa, era composta da giocatori che in quella stagione hanno vinto".

Una parola su Iaquinta: il fatto che sia l'attaccante che ha più possibilità di andare al Mondiale, si aspetta qualcosa di più da lui in queste ultime quattro giornate?
"Lui deve ritrovare il ritmo partita, perchè quattro mesi di inattività e poi scendere in campo a Genova e fermarsi immediatamente un'altra volta per un altro problema diverso da quello precedente non gli ha fatto trovare continuità".

Lei ha detto che in queste ultime quattro settimane la squadra il suo può farlo...
"Deve farlo".

Deve farlo. Ha visto i giocatori migliorare fisicamente e psicologicamente allo stesso modo?
"Fisicamente la squadra sta crescendo, perchè altrimenti in una partita difficilissima come quella di venerdì scorso....Tra le tre partite più rischiose della stagione dell'Inter, quella contro di noi sembrava essere la più facile ed invece è stata forse la più difficile"(Redazione Tuttojuve.com).
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