Massimo Mauro: "Blanc e Secco riconoscano i loro errori"

L'ex campione bianconero: "Chi ha programmato questa stagione deve ammettere il fallimento e prendersene la responsabilità. Il ds è sempre in tribuna a seguire la Juve. Perché non va a studiare i giocatori da comprare?".
19.01.2010 00:58 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: di Massimo Mauro per "repubblica.it"
Massimo Mauro: "Blanc e Secco riconoscano i loro errori"
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L'ex campione bianconero, Massimo Mauro, da questa settimana comincia a collaborare con Repubblica.it per dare visibilità alla "Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport". Ecco il suo primo editoriale:

La Juventus con il Chievo ha toccato il fondo? Sì, possiamo dirlo: un disastro l'organizzazione, un disastro i singoli. Difficile decidere da dove cominciare la caccia al colpevole tra Ferrara e i giocatori per quello che si è visto a Verona, difficile capire da dove la Juventus possa ripartire o fino a dove possa precipitare. Aveva probabilmente capito già tutto Ferrara che non si era illuso per la vittoria con il Napoli in Coppa Italia e che aveva già riacceso prematuri entusiasmi: ricordava che era meglio guardarsi alle spalle piuttosto che fare conti su Inter e Milan. Ora anche conquistare un posto in Champions appare un'impresa.

Ma se si vuole mettere un punto e ricominciare, c'è una fase che è obbligata: chi ha programmato questa stagione deve ammettere il fallimento e prendersene la responsabilità. Una serie incredibile di errori tecnici e gestionali che non possono ricadere solo sulle spalle di Ferrara e i giocatori . Blanc e Secco riconoscano i loro errori perché solo così possono sperare di non ripeterli. E' l'unica condizione credibile e seria per dare il via ad una nuova era. Perché la lista degli errori è lunga e aspetta risposte.

1) L'Inter si è rinforzata con Pandev, il Milan con Beckham, la Roma con Toni. La Juventus si è presentata in campo contro il Chievo con Paolucci, che mi scuserà, non era titolare neanche con il Siena. Può un progetto serio ripartire da Paolucci?

2) Era meglio giocare senza punte, o con il solo Del Piero o inventando qualcosa come fece Spalletti con la Roma e Totti.



3) Secco, direttore sportivo, è sempre in tribuna per le partite della Juventus. Perché non va a studiare i giocatori italiani e stranieri da comprare? Dovrebbe essere la parte più importante del suo lavoro. Forse non avrebbe preso Felipe Melo per farlo giocare in un centrocampo a rombo. Non avrebbe speso tanti soldi per Diego, andando ad inserire un altro attaccante importante nell'unico reparto che con Del Piero, Trezeguet, Amauri e Iaquinta era all'altezza di Inter e Milan. Forse avrebbe trovato quei difensori e centrocampisti che realmente servono alla Juventus. Forse avrebbe speso meglio 50 milioni di euro.

4) Focacce, incontri, ammiccamenti: da un anno sulla Juventus aleggia l'ombra di Lippi. Ha "bruciato" prima Ranieri e ora blocca tutti i possibili rinnovamenti tecnici. Dal presidente Blanc e da Secco mai una decisa smentita o una definitiva conferma.

5) A Blanc piaceva parlare di scudetto e di stelle dopo le illusorie vittorie di inizio campionato: con troppa fretta aveva messo la Juventus sul piano dell'Inter. Si sbrighi a riconoscere di aver sbagliato valutazioni e scelte e indichi presto la nuova strada.


Due parole anche per l'Inter che ormai stenta da settimane. A Bari, Mourinho ne ha inventata un'altra: "La squadra di Ventura era bene organizzata in campo, ho dovuto cambiare tattica, coprirmi meglio e giocare in contropiede". Ai miei tempi quando giocavo con la Juventus, erano le squadre di provincia che ci affrontavano puntando solo sul contropiede. Ora basta l'organizzazione del Bari a costringere l'armata Inter di Snejider, Milito, Pandev, Balotelli ecc. a chiudersi in difesa. Cambiano i tempi.

Una leggenda del calcio, racconta che un direttore sportivo cercò di spiegare allo storico presidente del Catania, Massimino, che la squadra non vinceva: "perché manca l'amalgama", "E allora compriamo amalgama..." rispose Massimino. Se Moratti lo avesse saputo avrebbe comprato "organizzazione" e risparmiato tanti milioni di euro.
Massimo Mauro
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