Sconcerti replica a Moratti: "Si ricordi che ha preso uno Scudetto per esclusione, caso unico. Ecco perchè non sto con lui"

10.04.2013 15:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Sconcerti replica a Moratti: "Si ricordi che ha preso uno Scudetto per esclusione, caso unico. Ecco perchè non sto con lui"
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Mario Sconcerti, prima firma delle pagine sportive del Corriere della Sera, replica alle esternazioni del presidente dell'Inter,  Massimo Moratti, che dopo la gara con l'Atalanta è tornato ad insinuare dubbi sulla regolarità del campionato, parlando di malafede dell'arbitro. Ecco le parole del giornalista, postate sul suo sito internet, "Lo Sconcerto Quotidiano": "Mi piace Moratti, ha speso molto, ottenuto abbastanza, percorso tutte le strade, anche quelle che non avrebbe voluto. So che è un presidente molto tifoso, nessuno ha dato più di lui alla sua società, ma decide a volte di superare la siepe dell’ovvio con troppa disinvoltura. E’ molto dura seguirlo in questa sua nuova battaglia contro gli arbitri. Per molti motivi. Perchè l’Inter è in generale un asquadra sbagliata, anzi, una non squadra, giocatori importanti senza un indirizzo tecnico esatto. Perderebbe spesso comunque. Perchè la protesta arriva in un momento altrettanto sbagliato. La squadra ha perso tre partite consecutive in casa. Oggi stiamo parlando di un rigore inesistente dato quando l’Inter vinceva tre a uno, tre a due dopo il rigore. E il resto, gli akltri gol dell’Atalanta? Quando l’arbitro ha sbagliato l’Inter era in vantaggio di due gol a venticinque minuti dal termine. Perchè un arbitro in malafede dovrebbe aspettare oltre un’ora per cominciare a danneggiare la squadra che vuol far perdere? Un arbitro disonesto avrebbe gestito diversamente l’intera partita. Non avrebbe aspettato il secondo tempo e due reti di vantaggio per l’Inter prima di intervenire. Avrebbe gestito diversamente l’incontro.

Con il rigore inventato l’Inter era ancora in vantaggio, Ranocchia alla fine ha sbagliato un gol facile che avrebbe mandato a gambe all’aria l’intero progetto arbitrale. Più normale, più semplice, alla terza sconfitta consecutiva in casa, guardare ai limiti della propria squadra. Agli esperimenti sbagliati, agli acquisti inutili, a quelli così così. In queste circostante tecniche, l’idea del complotto milanista è veramente difficile da capire.
Ma se anche fosse, si può dare di disonesto a un intero sistema senza fare un nome, senza una spiegazione che non siano i rigori non avuti per venti partite? Senza sapere quanti rigori non siano stati dati a tutte le altre squadre di A e B? Pessimi anche i giornalisti che accettano solo la versione del presidente senza approfondire. Chi sono i mandanti? Chi sono gli operativi? Si sa almeno di un sospetto reale? Si ha una piccola prova? E inoltre, si è reso conto Moratti di quanto non sia squadra la sua squadra? E’ disponibile con il suo staff ad ammettere errori? Da questo stesso mondo, questi stessi dirigenti, l’Inter ha preso pochi anni fa uno scudetto per esclusione. Era arrivata terza, si ritrovò prima. Un caso unico. Davvero tutto questo mondo le è contro? Zanetti dice che gli interisti sono doversi, forse è vero, ma dovrebbe spiegare in cosa. Dove si manifesta questa diversità se si dà di disonesti a chi arbitra senza portare una prova?
Conosco le grandi storie dell’Inter, le sue vicende, la sua epica. Ma questo non lo capisco, mi sembra che i limiti della squadra siano decisamente più evidenti degli errori arbitrali. Perchè gli errori arbitrali non possono che esserci, come quelli di Ranocchia con l’Atalanta o Pizarro con Montolivo. Ma nessuno dice che Pizarro e Ranocchia sono disonesti. Può spiegarci Moratti cosa vuole davvero dire, i sospetti che ha, i personaggi che sente avversi? In una parola, il vero male del sistema? Perchè senza specificazioni, anche questo atto di rivolta torna a essere un coraggioso attacco contro nessuno".