Riecco Nedved: "Juve, non mollare. Il mio futuro? Potrei tornare..."

Pavel Nedved torna a parlare di Juventus a margine della presentazione della Idolo Cup, gara benefica che si svolgerà lunedì sera a Torino tra due squadre composte da campioni europei e africani, organizzata per raccogliere fondi a favore della ricerca per la Sla (AriSLA) e per i bambini dell'Africa (Caap Afrika).
L'ex fuoriclasse ceco si è detto dispiaciuto per l'uscita di scena della sua ex squadra dalla massima competizione europea per club: "Da tifoso posso soltanto dire che mi ha fatto male vedere la mia ex squadra uscire così presto dalla Champions League. Non è stata una cosa bella, questo è vero, ma comunque non si può mollare proprio adesso, si deve andare avanti. Penso che questa Juve sia più forte di quella dell'anno scorso, ma deve ancora dimostrarlo sul campo. Ci sono comunque il tempo e i giocatori per recuperare".
Pavel si è soffermato sulle difficoltà di Diego e Felipe Melo: "E' normale avere bisogno di un periodo di tempo per ambientarsi. Diego proviene da una cultura, da un calcio molto diverso, perciò credo che abbia bisogna almeno di un anno di ambientamento. Lo so che giocare con la Juve è bellissimo, ma è anche molto difficile. Ma i due brasiliani sono dei campioni, prima o poi dimostreranno il loro valore".
Sul difficile momento di Ciro Ferrara, dice: "Ciro come tutti gli altri allenatori verrà giudicato per i risultati ottenuti.
Quello che dicevo per la squadra vale anche per l'allenatore. Verranno giudicati per quello che riusciranno a vincere e per quello che riusciranno a dimostrare".
Nedved spiega infine le ragioni dei mancati accordi estivi con la Juventus e l'Inter, quindi parla del suo futuro, lasciando intendere che in presenza di un'altra interessante offerta potrebbe anche tornare in bianconero: "L'estate scorsa la Juve mi ha offerto di fare l'assistente di Ciro, ma io non mi vedevo in questo ruolo e ho rifiutato. Ho avuto tempo di dedicarmi alla famiglia e ragionare sul mio futuro, ma non ho ancora preso nessuna decisione. L'unica proposta mi è arrivata l'estate scorsa dall'Inter, per giocare un altro anno ancora. Sono stati molto gentili e disponibili, per questo ringrazio Moratti e Mourinho. Ho detto di no ai nerazzurri perché proprio non potevo immaginarmi con una maglia diversa da quella bianconera. Lavorare nel settore giovanile potrebbe essere la mia strada ma fino ad ora non ho mai ricevuto offerte di questo genere. Se la Nazionale ceca, la Juve o un altro club mi presentasse un progetto io lo valuterei con grande interesse".