Zaza a Libero: "Juve? Non sta a me dirlo. A Torino la cresta è un problema? Mi metterei un cappello. Ho imparato a far gol in spiaggia"

08.02.2013 09:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Zaza a Libero: "Juve? Non sta a me dirlo. A Torino la cresta è un problema? Mi metterei un cappello. Ho imparato a far gol in spiaggia"
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Il quotidiano Libero ha intervistato Simone Zaza, attaccante ventunenne di proprietà della Sampdoria ma grande protagonista in questa stagione con la maglia dell'Ascoli, in Serie B, dove ha realizzato già 13 reti, attirando su di sè le attenzioni della Juventus: "La cresta? La mia è particolare, l’ho fatta l’anno scorso a Viareggio insieme ad altri compagni. Era una cosa di gruppo, non per distinguersi. La mia Cresta non è speciale? Non ancora, ma spero lo sarà presto. La farò bionda quando saremo salvi. Siamo a due punti dai playoff? Restiamo con i piedi per terra, la promozione sarebbe il massimo. Ma non siamo Livorno, Sassuolo o Verona".
Zaza ha parlato della sua scalata: "A Castellammare non ero ancora pronto e lì non hanno creduto in me. Qui lo hanno fatto e li sto ripagando. Sono Lucano, sono nato a Policoro (Pz). Mi definisco un attaccante mobile, a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo. L’Atalanta non mi aveva rinnovato il contratto e devo ringraziare i blucerchiati. Con Mauro (Icardi, ndr) abbiamo giocato insieme in Primavera e ci sentiamo ogni tanto. Sarebbe bello ritrovarci insieme. Ho fatto dimenticare Destro agli ascolani? Conosco Mattia e non mi piace fare paragoni, ci mancherebbe. Lui ha già dimostrato quanto vale in Serie A. Sono cresciuto con le partite in spiaggia come i campioni brasiliani? Certo, sono cresciuto al mare. Mi piaceva giocare sempre anche contro gli adulti: amici o turisti. Sono andato via di casa a 13 anni e all’inizio è stata dura: ora va meglio ma appena posso torno a casa. La  mamma è sempre con me? Sì, ho il suo volto disegnato sul braccio. È il più bello dei miei dieci tatuaggi".
Zaza commenta poi le voci che lo vorrebbero nel mirino della Juventus di Fabio Paratici, colui che l'aveva portato alla Samp: "Non sta a me dirlo, lascio agli altri giudicare. Io penso solo a giocare. Alla Juve mi chiederebbero di tagliarmi i capelli? Sono già rasato, che cosa taglio? (ride). Al massimo potrei mettere un cappello, ne ho una bella collezione".
Prematuro ogni discorso sulla Nazionale: "Sono arrivato fino all’Under 21, ma ora non ci penso. Il cammino per arrivare alla Nazionale A è lungo".