QUI LAZIO - MAURI: "Vogliamo la finale. Juve forte e coesa. Spero nessun condizionamento arbitrale"

28.01.2013 17:25 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
QUI LAZIO - MAURI: "Vogliamo la finale. Juve forte e coesa. Spero nessun condizionamento arbitrale"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alla vigilia di Lazio-Juventus, semifinale di ritorno di Coppa Italia, Vladimir Petkovic imita Antonio Conte e non si presenta in sala stampa per il consueto incontro con i giornalisti. Al suo posto parla in conferenza il capitano biancoceleste Stefano Mauri. Ecco le sue parole, riportate dai colleghi de lalaziosiamonoi.it:

Quanto vale?
"Tanto. Metà stagione. Arrivare in finale è importante, abbiamo passato i turni prima abbastanza agevolmente tranne quella contro il Siena. Ci teniamo tanto. La abbiamo vinta in passato e vogliamo riportarla a Roma".

Vale qualcosa eliminare la Juve visto che è prima?
"Credo che sia un avversario come un altro sulla nostra strada".

Non gestirete la partita vero?
"Sì, ci siamo resi conto che non è nelle nostre caratteristiche. Cercheremo di vincerla, anche perché la Juve contro squadre che si difendono alla fine il gol lo fa".

Oltre 50.000 persone, ti aspetti una bolgia?
"Lo spero, vorrebbe dire tanto. Per noi avere più pubblico è meglio. Ci daranno una grossa mano".

C'è stato un calo?
"Non credo. Dopo le vacanze non è semplice riprendere. La stagione è lunga e giocando ogni tre giorni non si riesce mai a lavorare a pieno. Quindi abbiamo messo tanta benzina nel periodo delle vacanze".

Assenza di Klose quanto pesa?
"Sappiamo tutti che è un grande campione. Ma anche Floccari e poi Kozak hanno dimostrato di essere all'altezza. Sergio ha fatto due-tre grandissime prestazioni. E' normale che poi Miro sia un grande campione".

Cosa invidiate alla Juve?
"Sta dimostrando da due anni di essere una grande squadra. Un gruppo coeso con tanta fame. Adesso però anche loro stanno pagando il fatto di giocare ogni tre giorni, perché inevitabilmente la stanchezza si fa sentire".

La Lazio è uscita sempre imbattuta ma in due modi diversi...
"Vedendo la partita di campionato ci siamo detti che probabilmente rigiocando la stessa partita probabilmente non sarebbe finita in pareggio. In Coppa Italia ce la siamo giocata a viso aperto, mettendoli in difficoltà. Adesso giochiamo in casa nostra e vogliamo giocarcela come all'andata, a viso aperto sperando di portare a casa il risultato".

Cosa ruberesti alla Juve?
"Loro sono molto bravi quando perdono palla a riattaccare molto alti. Accettano l'uno contro uno dei difensori e questo sposta avanti il baricentro della squadra".

Temi che possa esserci un condizionamento dell'arbitro?
"Spero di no. Ovviamente è una speranza perché giocare queste partite è sempre bello".

Ti piacerebbe un derby in finale?
"Intanto pensiamo ad andarci noi. Certo sarebbe un'emozione particolare, per noi e per tutta la città".

Il mercato può servire?
"Secondo me la squadra è attrezzata e abbiamo dimostrato di essere all'altezza anche con chi gioca meno. Se la dirigenza ci farà un regalo ben venga, ma altrimenti stiamo bene così. Dobbiamo anche recuperare qualche infortunato".

La partita più difficile e più importante?
"Sicuramente la più importante. Ci può far accedere alla finale, e ci può dare maggiore autostima. Ci saranno tante motivazioni e non c'è bisogno neanche di prepararla perché le tensioni vengono da sé".

Ci sarà il riscatto?
"Questa squadra se l'è giocata alla pari con tutti, forse l'unica volta che non è stato così è con il Napoli. Per crescere dobbiamo preparare meglio le partite contro le squadre di bassa classifica. Possiamo migliorare, ma contro le grandi abbiamo sempre dimostrato di essere all'altezza".

La sconfitta contro il Chievo ha tolto qualche certezza?
"Contro il Chievo è stato un passo falso, ma giocare ogni tre giorni non è facile. Tutte quelle che hanno giocato la coppa Italia non hanno vinto domenica. Credo sia solo frutto del caso".

L'esclusione contro il Chievo te l'aspettavi?
"C'era la possibilità. Dopo la partita di andata con la Juve avevo avuto un piccolo problema. E' stata una scelta perché non stavo bene fisicamente".