GIUSTIZIA SPORTIVA, E' QUESTIONE DI CARATTERE... ACCENTRATORE

Le considerazioni dell'agente Fifa Eugenio Pucci per TuttoJuve.com
18.01.2013 10:50 di Eugenio Pucci   vedi letture
GIUSTIZIA SPORTIVA, E' QUESTIONE DI CARATTERE... ACCENTRATORE
TuttoJuve.com
© foto di Raimondo De Magistris/TuttoMercatoWeb.co

Ieri la Corte di Giustizia Federale ha prosciolto su tutta la linea il Napoli, una "vittoria schiacciante", per cui nessuna penalizzazione in classifica e nessuna squalifica per Cannavaro e Grava. Decisione importante, ma anche condivisibile, in quanto senza prove certe non è assolutamente giusto e corretto condannare qualcuno, un pilastro questo che dovrebbere reggere ogni sentenza. C'è un piccolissimo neo in tutta questa vicenda, ossia che nel filone "scommessopoli" una sola persona non ha goduto di tale linea di condotta: Antonio Conte. Anche per lui nessuna prova certa, anzi nessuna prova, solo una colpa, una gravissima colpa, che è quella di possedere un dannato carattere accentratore! Ora, alla luce di tutto ciò, come dovrebbe sentirsi dentro una persona che alla fine dei conti risulta essere una tra le pochissime giudicate colpevoli? Come può la Juventus nel nome di Andrea Agnelli non indignarsi per situazioni simili, giudicate però diametralmente opposte? E' stato un bene che il Napoli non sia stato penalizzato, in quanto è giusto ribadirlo ancora: "si è innocenti finchè non si prova il contrario". La verità è che quando c'è di mezzo qualcuno tesserato per la Juventus, purtroppo la sentenza finisce sempre allo stesso modo. Come può non essere legittimo per un tifoso bianconero arrabbiarsi e chiedersi come mai la condanna prima e l'assoluzione poi non hanno destato un grande clamore come quella precedente? Oppure, ci fosse stata la Juve di mezzo, cosa sarebbe accaduto per l'opinione pubblica in caso di assoluzione? Conte, da persona onesta e uomo vero, nonostante quanto è accaduto a lui, espresse immediatamente solidarietà nei confronti del Napoli (cosa apprezzata da De Laurentis), ma a lui quanti tesserati hanno espresso solidarietà pubblicamente durante una conferenza stampa? Chi gli spiegherà mai il perchè di questa disparità di trattamento? Troppe domande, è vero. Troppe domande che non riceveranno mai una risposta, in quanto per rispondere probabilmente sarebbe necessario un gran carattere, magari accentratore, cosa di cui dispone solamente il condannato.

Twitter: @puccieugenio