Scandalo scommesse: la Gazzetta pronostica solo una multa per il Napoli

Non che qualcuno pensasse a chissà quali conseguenze potessero svilupparsi dal filone napoletano dello scandalo scommesse: però, se tutto dovesse finire come pronostica la sempre ben informata Gazzetta dello Sport, con solo un’ammenda pecuniaria a carico del Napoli, l’intera vicenda assumerebbe ancor più i contorni della farsa.
Prima i rinvii della giustizia sportiva, sempre sollecita invece in taluni specifici casi e per altri filoni dell'inchiesta; ed ora la previsione dell’epilogo in stile bolla di sapone con il solo ex terzo portiere dei partenopei, Matteo Gianello, ad essere deferito e una probabile multa come unica conseguenza per il Napoli. E Cannavaro? E Grava? Niente omessa denuncia per loro?
Vi rinfreschiamo un po’ la memoria:
Nell’ambito dello inchiesta sul calcioscommesse, Matteo Gianello viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli insieme ai fratelli Federico e Michele Cossato e a Silvio Giusti. Secondo le rivelazioni dello stesso portiere, Gianello fu protagonista di un tentativo di combine per la partita Sampdoria-Napoli (1-0) del 16 maggio 2010. Il verbale di interrogatorio presso la Procura di Napoli di Gianello così recita:
«Ricordo che Giusti mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta [di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria] con somme di denaro. Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro. Cannavaro e Grava diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa».
Così vanno le cose in Italia. Rassegnatevi: noi lo abbiamo fatto già da un bel pezzo.