Mastronunzio e gli errori sulle motivazioni della Corte di ingiustizia

23.08.2012 18:59 di  Forum Vecchiasignora.com   vedi letture
Mastronunzio e gli errori sulle motivazioni della Corte di ingiustizia
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© foto di Alberto Fornasari

Tredici pagine di spiegazioni su una sentenza assurda, che attacca una persona unica come Antonio Conte e che contrastano pesantemente con le sue parole appena pronunciate in conferenza con i suoi avvocati. Tredici pagine solo per lui, nella pagina web della Figc compaiono le motivazioni della sentenza su Antonio Conte; solo lui, non interessa altro. Ma sorvoliamo sulle modalità di gestione di questo procedimento e togliamoci la maglia bianconera, cerchiamo così di produrre dati oggettivi, visto che in questa giustizia le accuse possono essere immotivate, senza senso e ritrattate ma la difesa deve avere dati oggettivi.

Preso atto di questo, abbiamo letto le 13 pagine di sentenza, partendo dal presupposto che :

per ritenere la responsabilità da  parte del soggetto incolpato di una violazione disciplinare sportiva non è necessaria la certezza assoluta della commissione dell'illecito - certezza che , peraltro, nella maggior parte dei casi sarebbe una mera astrazione -né il superamento del ragionevole dubbio, come nel diritto penale.

cade l'accusa per Novara - Siena, in quanto Carobbio che parla di "discorso motivazionale" contraddice la sua tesi secondo cui Conte avrebbe detto "oggi pareggiamo", preso atto che Carobbio può essere ritenuto credibile a metà, come dice la sentenza:

questa Corte ritiene che il sig. Carobbio non meriti l'etichetta di "bugiardo incallito" come anche di quella di soggetto di "assoluta credibilità", per come affermato dalla C.D.N. (espressione, quest'ultima che ha dato la stura alla difesa di Conte per parlare di una sorta di divinizzazione di Carobbio) e che le dichiarazioni dello stesso debbano, pertanto, essere
valutate oggettivamente prescindendo da quello che sembra un vero e proprio preconcetto, nel bene e nel male.

Prendiamo atto quindi che si può credere a metà ad una persona, sulla base di cosa si stabilisce la metà a cui credere e la metà inventata non c'è scritto nelle tredici pagine, ma andiamo avanti.

Caduta quindi l'accusa per Novara - Siena, adesso è rimasta quella per Albinoleffe - Siena, dove sono due i capisaldi:
- Conte non poteva non sapere
- Mastronunzio è stato messo fuori rosa perché non era d'accordo nel lasciare la partita all'Albinoleffe

Le 13 pagine possono essere sintetizzate con questi due punti, ma andiamo nel dettaglio. Riguardo il primo punto la motivazione cita:

a ulteriore conferma  che CONTE sapesse, vi è la circostanza che STELLINI ha ammesso di essere stato egli stesso a  dare incarico a CAROBBIO e TERZI, al termine della gara di andata, di andare a parlare con  GARLINI e BOMBARDINI per "sistemare" la gara  di ritorno. Ed è davvero poco credibile che CONTE non fosse a conoscenza dell'iniziativa presa dal suo collaboratore, anche in ragione della  personalità e del ruolo che aveva all'interno della Società, ben spiegati dalla dichiarazione resa da  PERINETTI, il quale ha affermato che l'allenatore aveva un "carattere accentratore"  (dichiarazione PERINETTI dell'8.3.2012). Ipotizzare che i componenti dello staff tecnico o la  squadra prendessero decisioni a insaputa di  CONTE non è oggettivamente  credibile.

Non poteva non sapere quindi, frase ormai ricorrente e tormentone di questa estate... Il carattere accentratore di Conte lo porta a questa accusa, fosse stato un Ranieri ad esempio avrebbe potuto non sapere, Conte no. Come già detto da qualcuno, e se questo carattere accentratore fosse invece il motivo che avrebbe portato Stellini a non dire nulla al mister?

Riguardo al primo punto, comunque, non c'è altro da dire. Analizziamo ora la figura di Mastronunzio:

A sostegno,  poi, dell'effettiva conoscenza da parte di CONTE  dell'intesa, vi è la circostanza relativa al  calciatore MASTRONUNZIO. Secondo CAROBBIO, il compagno di squadra sarebbe stato messo  fuori rosa per non aver accettato di partecipare all'accordo. La circostanza che  MASTRONUNZIO, nelle fasi finali del campionato 2010/11, non abbia più preso parte agli  incontri, risulta per tabulas. CONTE, chiamato a fornire una  spiegazione in merito al perché un  giocatore, sino ad allora titolare, non fosse stato più schierato in campo, non ha saputo dare una  risposta chiara, rimanendo nel vago.

Andiamo avanti con le pagine della motivazione....

prima che si disputasse Ascoli Siena del 14  maggio 2011, quando, in occasione di una riunione all'interno dello spogliatoio alla presenza dei  calciatori e dell'allenatore Conte, quest'ultimo, richiamando gli accordi già avviati con i calciatori  dell'Albinoleffe in occasione della gara del girone di andata, nel mostrarsi favorevole ad agevolare  la vittoria dell'Albinoleffe, invitò i propri calciatori a confermare l'adesione o a chiamarsi fuori  dall'accordo. Fu così che l'unico a dissociarsi  fu il calciatore del Siena Mastronunzio, il quale in  virtù dei suoi recenti trascorsi tra le file dell'Ascoli, avrebbe preteso che un analogo trattamento di  favore il Siena lo riservasse anche alla propria ex squadra, che avrebbe incontrato di lì a poco,  anch'essa impegnata, al pari dell'Albinoleffe, nella lotta per non retrocedere. L'allenatore Conte,  dopo aver preso atto di tale dissociazione non convocò più, da  allora e fino al termine del  campionato, il Mastronunzio, sia per le rimanenti gare che per i relativi ritiri, consentendo solo che  lo stesso partecipasse agli allenamenti.

Leggendo queste righe e confrontando quanto scritto con i tabellini delle partite ci salta subito all'occhio una cosa: Ascoli Siena non si è mai giocata il 14 maggio, ma il giorno prima cioè il 13 maggio alle ore 20.45; una piccolezze direte voi, certo, resta comunque il grande punto interrogativo di come si possano effettuare indagini approfondite e analizzare i dettagli di una partita non sapendo nemmeno il giorno in cui questa si è giocata, ma questo è comunque un dettaglio. La partita in oggetto, ovvero Albinoleffe Siena è stata giocata il 29 maggio 2011, ed è stata la 42esima giornata, ovvero l'ultima di quel campionato. Andiamo ad analizzare, sempre tabellini alla mano, l'utilizzo di Mastronunzio nelle ultime partite:

Giornata 31 Titolare (esce al 75'); Giornata 32 Non gioca; Giornata 33 Gioca gli ultimi 21'; Giornata 34 Non gioca; Giornata 35 gioca gli ultimi 19'; Giornata 36 Non gioca; Giornata 37 gioca gli ultimi 15'; Giornata 38 gioca gli ultimi 13'; Giornata 39 gioca il secondo tempo; Giornata 40 Non gioca; Giornata 41 Non gioca; Giornata 42 Non gioca

La giornata di cui parlano le sentenze, ovvero quella di Ascoli Siena in cui Conte avrebbe chiesto "chi è d'accordo a lasciare l'ultima partita all'albinoleffe?" ricevendo risposta negativa solo da Mastronunzio, è la giornata n°40, quindi a 3 partite dal termine, come si fa a scrivere "sino ad allora titolare" se i tabellini dicono che l'ultima partita da titolare l'ha fatta alla giornata 31esima e quindi il giorno 12-03-2011 mentre la 40esima giornata è stata giocata 13-05-2011 quindi quasi due mesi che Mastronunzio non era titolare! Ma le sentenze poi correggono il tiro:

questa Corte non intende mettere in discussione che Mastronunzio non  fosse più titolare dalla 27^ giornata di campionato quanto, invece, il fatto che, dopo la riunione  tecnica, svoltasi prima di Ascoli-Siena, nella quale Mastronunzio aveva espresso la propria  contrarietà di lasciare la vittoria all'Albinoleffe, il predetto calciatore sia stato messo fuori rosa.

a parte che leggiamo subito un altro errore, in quanto dai tabellini si evince che le giornate 30 e 31 le ha fatte da titolare, quindi è sbagliato il riferimento alla 27esima, ma la cosa più evidente è la contraddizione, perché nella parte precedente delle motivazioni si legge "sino ad allora titolare" ora invece si scrive che la corte riconosce comunque che il giocatore non fosse più titolare da due mesi, e quindi altra contraddizione a distanza di poche pagine, è evidente come le motivazioni vogliano mettere prima in risalto lo strano contrasto tra l'essere titolare prima e anche uno dei giocatori maggiormente impiegati nel Campionato, come si legge in un'altra pagina, e l'essere messo fuori rosa poi, quando nella realtà dei fatti, non si vede lo scandalo se un giocatore che per due mesi non viene mai utilizzato come titolare non sia convocato nelle ultime 3 partite del campionato...

Insomma delle motivazioni che si basano su due concetti, entrambi incomprensibili e con annesse giustificazioni piene di errori oggettivi e contraddizioni, come dice Chiappero se per sei anni hai subito quello che hanno subito i tifosi della Juventus, essere sospettosi non è una colpa ma una logica conseguenza.

*Michel le Roi*

 

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