ESCLUSIVA TJ - Filippo Ricci: "Llorente non può più stare a Bilbao e vuole solo la Juve. Può essere il nuovo Trezeguet"

Filippo Ricci, corrispondente dalla Spagna per "La Gazzetta dello Sport", ci aggiorna sulla situazione Llorente e ci dice la sua sul suo eventuale approccio col campionato italiano. In esclusiva per TuttoJuve.

Filippo Ricci, cosa si dice in Spagna riguardo Llorente?

“Il discorso è semplice: lui vuole andare alla Juve, che poi riesca è un’altra storia. Il giocatore ha deciso di andar via dopo 16 anni dall’Athletic e la cosa non è stata gradita affatto, tra l’altro parliamo di un club dove si deve giurare fedeltà. In poche parole si è infilato un imbuto, nel senso che se non va via sarà problematico, perché ormai sarebbe poco gradito all’ambiente di Bilbao”.

Si scrive anche di Barcellona, che potrebbe aspettare lo svincolo nel 2013

“Non credo possa aspettare un anno in un clima ostile e poi Llorente non vuole altra destinazione che non sia la Juve”.

Che strategia adotterà l’Athletic Bilbao?

“Non sarà facile trovare un accordo. Consideriamo che il Bayern ha pagato 40 milioni di clausola rescissoria per Javi Martinez, per cui l’Athletic è nella posizione di chiedere alla Juve i 36 milioni previsti nella clausola di Llorente. Cifra che i bianconeri non sborseranno mai, quindi bisogna vedere se magari i baschi accetteranno di incassarne 20 oppure tenerlo un anno per poi perderlo a parametro zero. Mancano due settimane e vedremo gli sviluppi”.

Non è una follia pagare 20 milioni per un giocatore in scadenza nel 2013?

“Sono tanti soldi, effettivamente. Però bisogna considerare che il giocatore ti serve e ha 27 anni, quindi al top”.

Lo vedresti bene nella Juve?

“A me piace molto, penso che possa fare veramente molto bene. È un giocatore tattico che non è solo un colpitore di testa. Mi sembra sia l’attaccante che potrebbe fare il caso della Juve. Lo vedo in grado di raggiungere le vette di Trezeguet”.

Eppure gli spagnoli in Italia hanno sempre fallito

“A parte gli anni ’60 con Suarez, Peirò e Del Sol effettivamente ci sono state difficoltà. In pochi si sono salvati come Victor Munoz alla Samp o Guardiola al Brescia. Certo, il fallimento di Mendieta è noto perché fu pagato uno sproposito, poi Helguera andò male alla Roma ma arrivò in un momento particolare, oppure Farinos all’Inter, ma non era certo un campione. Però dipende dal contesto in cui metti i giocatori e credo che i tempi siano cambiati: Bojan ha faticato l’anno scorso ma mi pare stia facendo un buon precampionato e personalmente ho fiducia in Llorente e per come lo conosco può fare molto bene in Italia”.

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