Il Roma contro gli juventini, Buffon e Cerqueti!

13.08.2012 22:45 di  Alessio Raicaldo   vedi letture
Il Roma contro gli juventini, Buffon e Cerqueti!
TuttoJuve.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Non si placano le polemiche dopo la Supercoppa italiana. Stavolta è il quotidiano Il Roma a scagliarsi contro Tuttojuve.com, Buffon e...la Rai:

Pensate un po', da Torino si lamentano che Mamma Rai abbia fatto il tifo per il Napoli nella finale di Supercoppa contro la
Juventus. Questi fan piemontesi o sono sordi o non riescono a capire quando uno juventino doc come Gianni Cerqueti fa la telecronaca di parte. Tutte le decisioni dubbie di Mazzoleni sono state definite giuste. Si è salvato solo Mario Somma che è un signor allenatore e sa fare bene il commento. Per la verità anche Varriale da bordo campo ha cercato di limitare i danni evidenziando chiaramente i guai di Mazzoleni. Il sito di TuttoJuve ha criticato l'operato Rai ma dovrebbe guardare in faccia alla realtà ammettendo che proprio sabato sera l'azienda di stato non è stata imparziale. Ma Cerqueti va capito, è juventino e per forza di cose non riesce ad essere freddo nella telecronaca. È come dire a Carlo Alvino di Sky di stare tranquillo quando Cavani segna un gol dei suoi. Impossibile. Dunque, meglio evitare certe critiche perché si diventa ridicoli. Vale la pena festeggiare in santa pace senza per forza criticare solo per accusare il Napoli. A proposito di festeggiamenti. La Juve aveva detto che la Supercoppa non era un trofeo così importante. Ebbene, quando Buffon l'ha alzato sembrava che avesse vinto la Champions League. E sono cominciate le tante dediche. A Conte, a Bonucci e a Pepe. Poi alla Seredova, ai figli, al parrucchiere del suo allenatore. Chi più ne ha, più ne metta. Ma possibile che un campione come il portiere della Nazionale, che ha vinto un Mondiale, debba scendere a queste bassezze. Cucirsi addosso uno scudetto è una cosa, vincere la Supercoppa è un'altra. Soprattutto se a regalarla alla Juve è stato l'arbitro. D'altronde Buffon ebbe il barbaro coraggio di negare il gol del milanista Muntari entrato di un metro.