LIVE ROMA - Conte: "Sono sereno, ho chiarito tutto felice di aver potuto finalmente dire la verità. Ora torno a fare l'allenatore e a vincere"

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13.07.2012 19:00 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
LIVE ROMA - Conte: "Sono sereno, ho chiarito tutto felice di aver potuto finalmente dire la verità. Ora torno a fare l'allenatore e a vincere"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

19:10 - Le parole di Conte: "Sono sereno, soprattutto felice di aver potuto dire la verità, è quello che volevo già fare da tempo. Ho chiarito tutto e sono totalmente soddisfatto. Finalmente ho potuto raccontare la verità. Ora torno in Valle d'Aosta a fare ciò che mi riesce meglio: vincereTolto peso dalla coscienza? Io sono contento di poter tornare in Valle d'Aosta e poter tornare a fare quello che sono più bravo a fare, l'allenatore e anche a tornare a vincere". L'audizione, secondo Sky, si è svolta in un clima molto disteso. Non si è parlato di patteggiamenti, un ambiente sereno quello che si è creato tra procuratori, Conte e i suoi avvocati. Deposizione lunga, quindi tranquilla, ma tempi che ci possono stare considerando anche la trascrizione. Conte prenderà ora un aereo privato per tornare a Chatillon.

19:00 - Finita da qualche istante l'audizione di Conte, durata quasi quattro ore

16:15 - Secondo Sky Sport, all'uscita dalla Procura Antonio Conte potrebbe rilasciare alcune dichiarazioni ai cronisti. Non ci sono certezze sulla durata dell'audizione, ma la sensazione è che possa durare qualche ora, dal momento che il tecnico bianconero non si limiterà alla difesa, ma passerà anche al contrattacco.

15:30 - Ad accompagnare Antonio Conte oltre al suo legale De Rensis e a quello della Juventus Chiappero, c'era anche il responsabile della comunicazione della società bianconera, Claudio Albanese. Dunque il presidente Agnelli ha fornito il massimo sostegno possibile all'allenatore pugliese, in vista di questa importante partita con la giustizia sportiva.



15:10 - Antonio Conte, alle 15.10, ha fatto il suo arrivo in Procura federale, accompagnato dai legali De Rensis e Chiappero. L'allenatore della Juventus, apparso sorridente e abbastanza tranquillo, è stato convocato dagli 007 federali per fornire chiarimenti, sulla stagione di Serie B 2010-2011 quando era alla guida del Siena e, in particolare, sulle presunte combine di Novara-Siena del 30 aprile 2011 e AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011. Un gruppo di tifosi bianconeri ha salutato l'arrivo di Conte al grido "Alè Antonio Conte".


14:00 Antonio Conte tra meno di un'ora si recherà in Procura a Roma. "Sarà accompagnato da De Renzis e Chiappero, avvocato della Juve - commenta il collega di Sky Sport Dario Nicolini - e si capise anche il messaggio, non solo l'aiuto che dà materialmente la Juventus, ma il messaggio di essere dietro ad Antonio Conte, l'allenatore che l'ha riportata alla vittoria del campionato. Giornata iniziata questa mattina con le audizioni di Larrondo e Sestu sentiti in merito di Carobbio: anche loro hanno smentito, Conte avrebbe stimolato e incitato alla vittoria. Tutti punti a favore della difesa di Conte che ha già consegnato un fascicolo alla procura di Cremona che poi le ha girate qua a Roma"

12:30 - Stamattina sono sfilati in Procura a Roma Larrondo e Sestu. Audizioni importanti perchè si tratta di due ex giocatori di Conte nel Siena 2010/11, due ex compagni di Filippo Carobbio, grande accusatore del tecnico salentino. Larrondo ha parlato 40-50 minuti, mentre Sestu sta rimanendo dentro un po' di più a colloquio con i procuratori. I due giocatori - riporta Sky - dovrebbero aver negato di essere a conoscenza della tentata combine di Novara-Siena, quando secondo Carobbio durante la riunione tecnica Conte avrebbe pubblicamente parlato di un accordo raggiunto col Novara per il pareggio. Accuse senza riscontri, visto che tutti i giocatori ed i dirigenti di quel Siena hanno negato tutto.



10:00 - Antonio Conte si trova da ieri pomeriggio nella Capitale, dove nelle prossime ore è in programma l'attesa audizione in Procura federale. "Ieri il tecnico bianconero si è recato negli studi romani dei suoi avvocati per preparare il confronto con la Procura Federale, l'impegno che lo ha costretto a lasciare la squadra nel ritiro di Chatillon - riferisce il collega di Sky Sport Dario Nicolini -. Con grandissima attenzione sono stati preparati i dettagli prima dell'audizione prevista per le 15.00. Più un contrattacco che una difesa dalle accuse del pentito Carobbio, suo ex centrocampista al Siena. Sostenendo la propria estraneità, non si punta infatti solo a sgretolare la credibilità del grande accusatore - granitica secondo la Procura di Palazzi -: la tesi sarà che nel caso specifico Carobbio ha parlato di Conte per rancore, spinto dalla moglie, perchè all'epoca gli era stato negato un permesso per stare con lei quando stava per partorire. Motivo rafforzato dal tentativo disperato per poter salvare la carriera, evitando la radiazione con il patteggiamento. Carobbio, nel suo racconto ai magistrati, penali e sportivi, chiama in causa Conte per due partite: Novara-Siena (secondo Carobbio, Conte nella riunione tecnica avrebbe rassicurato i suoi giocatori perchè c'era l'accordo con il Novara per pareggiare la partita) e Albinoleffe-Siena (per la quale Conte sarebbe stato a conoscenza della combine orchestrata - sempre secondo Carobbio - dal suo collaboratore Stellini). Partite sulle quali la procura di Palazzi ha chiesto conferme anche al presidente del Siena Mezzaroma, sentito per quasi due ore, ricevendo smentite assolute. Così come sulle partite che vedevano Mezzaroma chiamato in causa direttamente: Modena-Siena da Gervasoni, solo per sentito dire, e Siena-Varese da Carobbio, che ha riferito un racconto di Coppola negato dallo stesso ex portiere del Siena. Insomma, in entrambi i casi di Mezzaroma e Conte, alla Procura, al momento, manca la controprova alla tesi accusatoria di Carobbio. E se Mezzaroma ha smentito tutto, Conte andrà oltre e proverà a spiegare il perchè di tali accuse. Un contrattacco deciso per chi vuole avere il controllo del proprio destino, che si tratti di partite di calcio o più decisive ancora per la propria carriera, in Procura".