ESCLUSIVA TJ - Ranieri Pontello: "Jovetic alla Juve? Il calcio è cambiato e i tifosi viola accetterebbero. Non paragoniamolo a Baggio, però"

10.07.2012 15:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ranieri Pontello: "Jovetic alla Juve? Il calcio è cambiato e i tifosi viola accetterebbero. Non paragoniamolo a Baggio, però"
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© foto di Federico De Luca

Stevan Jovetic sembra il top player che la Juve cercherà di portare a casa. Il talento montenegrino è uno degli assi della Serie A e per talento puro e duttilità (può giocare da trequartista ma anche da punta) potrebbe fare al caso di Antonio Conte. Piccolo particolare, il giocatore è la stella della Fiorentina, storica rivale. La mente torna così indietro di 22 anni quando un altro fantasista di 23 anni, idolo viola, veniva accosttao (e poi ceduto) alla Juventus: si trattava di Roberto Baggio. A ricordare quanto successo nel 1990 e cercando di fare un paragone con l'attualità è intervenuto, in scelusiva per tuttoJuve, Ranieri Pontello, all'epoca numero uno del club gigliato.

Ranieri Pontello, le voci su Jovetic alla Juventus si fanno sempre più insistenti. Per il talento cristallino del montenegrino e per l'eventuale passaggio da Firenze a Torino la cosa ricorda un trasferimento che la vide coinvolta in prima persona, ossia quello di Roberto Baggio nel 1990

“Diciamo che 22 anni nel calcio sono una vita. Le cose poi cambiano, così come le reazioni e gli interessi si fanno notevolmente diversi nel tempo. Poi, con tutto il rispetto per Jovetic credo che il paragone con Baggio non sia molto attuale, perché Baggio era già un campione affermato mentre il montenegrino, sebbene sia un grosso talento calcistico deve ancora svilupparsi e affermarsi. Ricordiamoci poi che è reduce da un grosso infortunio”.

Proprio il grave infortunio, l'accostamento alla Juve a 23 anni e l'essere l'uomo simbolo della Fiorentina sono curiose coincidenze che accomunano Baggio a Jovetic

“Si, è vero, molte sono le cose che legano i due. Però devo dire e sono convinto che Jovetic debba ancora dimostrare qualcosa, mentre io ricordo Roberto Baggio all'epoca che era davvero un campione assoluto, completo”.

Nell'estate del 1990 si scatenò quasi l'inferno a Firenze per la cessione di Baggio alla Juve. Se Jovetic prendesse la direzione di Torino crede che la piazza avrebbe una reazione diversa?

“Certamente non ci sarebbe la reazione che ci fu 22 anni fa. Gli umori delle piazze d'Italia sono cambiate, tutto è cambiato e i tifosi hanno capito che il calcio è diverso, che i campioni vanno e vengono e si spostano da una società all'altra e le vendite anche ai team rivali sono in qualche modo accettati”.

Possiamo definirla un precursore sotto questo punto di vista?

“Si, sono stato un precursore e sotto un certo aspetto mi fa anche piacere. Avevo capito che la strada era quella e poi noi avevamo annunciato il nostro ritiro dalla Fiorentina e la vendita di Baggio ci ha aiutati a vendere la Società, facendo si che il nuovo acquirente la trovasse sana”.

Insomma, i Della Valle non rischierebbero nulla in caso Jovetic andasse a Torino

“Io non credo, anche perché i soldi della vendita di Jovetic verrebbero poi reinvestiti per acquistare altri giovani talenti”.

 

 

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